La fine della strada di John Barth edito da Minimum Fax

La fine della strada

Editore:

Minimum Fax

Traduttore:
Buzzi A.
Data di Pubblicazione:
22 marzo 2004
EAN:

9788875210014

ISBN:

8875210012

Pagine:
273
Formato:
brossura
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Trama La fine della strada

Insieme all'"Opera Galleggiante", questo romanzo forma, già nelle intenzioni dell'autore, un dittico quasi inscindibile. Una situazione quanto mai tipica un triangolo amoroso sullo sfondo di un'università della East Coast - diventa un romanzo filosofico che alterna comicità e disperato nichilismo, satira e tragedia. Al centro, uno dei più irresistibili antieroi della letteratura postmoderna: Jacob Horner, il giovane professore adultero che fa della paralisi esistenziale un paradossale sistema di vita.

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3 di 5 su 2 recensioni

La fine della stradaDi T. Paola-28 luglio 2011

Rispetto ai suoi ultimi, pessimi, lavori, qui l'autore inglese sembra particolarmente ispirato. Un tipico triangolo amoroso sullo sfondo di una cittadina universitaria della East Coast americana è il protagonista del mio primo incontro con John Barth. Un lui, Mister Morgan, inflessibile e autoritario, una lei, Miss Morgan, sciatta e (apparentemente) legata al marito come lo è una striscia di scotch a un pezzetto di carta, e infine lui, il terzo incomodo: Jacob Horner, l'antieore più antieroe, fastidioso, irritante, disfattista, che io abbia mai incontrato nelle mie letture. Un ignavo, che fatica a prendere una scelta, che si nasconde dietro al nulla, che non ha mai un'opione su nulla, che non sa mai cosa fare. All'inizio del libro Jacob Horner viene rinvenuto da uno psicologo (che finirà per diventare il suo alter-ego grottesco) in un parco, inspiegabilmente incapace di muoversi: una paralisi fisica che è specchio di una paralisi esistenziale, di un blocco emotivo e di un'assenza caratteriale. Il romanzo è principalmente la storia dell'infiltrazione di Jacob nella coppia Morgan, con un tragico epilogo che ci ricorderà, per il tema trattato, lo spendido Revolutionary Road di Richard Yates. Solo che, per i miei gusti, qui siamo lontanissimi dal capolavoro di Yates: lo spunto per una vicenda interessante (e più che mai realistica) c'è ma per quasi tutto il libro i personaggi sembrano perdersi in pomposi dialoghi retorici e pesanti speculazioni vicine al filosofico che stridono un po' con la semplicità e il realismo della storia raccontata... E che alla fine rendono il romanzo poco leggibile. Peccato. Comunque più che sufficente.

postmodernDi F. Annapaola-31 luglio 2010

Jacob Horner, protagonista di questo romanzo, nonchè io-narrante, presenta tutti i cliché dell'antieroe postmoderno: le aporie e le asperità caratteriali lo fanno apparire da subito un personaggio disfunzionale, dedito alla fornicazione e alla dissimulazione, ma anche schiavo delle sue stesse indecisioni. L'incontro con Joe, suo alter-ego letterario, immerso in un panorama emotivo totalmente differente e la relazione adulterina con la moglie di quest'ultimo sono soltanto l'inizio di un percorso che porterà i personaggi ad assumere decisioni che avranno come extrema ratio un impatto tragico sulla sfera personale di ciascuno.