Fine pena mai. Le famiglie delle vittime di omicidio in Italia di Paola Fereoli, Annalisa Pelosi edito da Franco Angeli
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Fine pena mai. Le famiglie delle vittime di omicidio in Italia

Collana:
Criminologia
Data di Pubblicazione:
24 maggio 2011
EAN:

9788856838923

ISBN:

8856838923

Pagine:
200
Formato:
brossura
Argomento:
Psicologia sociale, di gruppo o collettiva
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Fine pena mai. Le famiglie delle vittime di omicidio in Italia

Il nostro Paese risulta essere uno tra gli ultimi Stati europei a non aver adeguato il sistema legislativo per la tutela delle vittime di reati gravi, come richiesto dalle politiche comunitarie ed internazionali. A partire dagli anni settanta il Consiglio d’Europa promulga precise disposizioni in materia per gli Stati membri, ponendo in risalto la condizione della vittima e dei suoi familiari, la necessità di maggior tutela degli stessi con lo scopo di garantire loro un’assistenza materiale, giuridica, medico-psicologica. L’attuale panorama legislativo italiano risulta essere un insieme non organico di leggi e proposte di legge che non ha concretizzato misure efficaci a tutela delle vittime senza disparità categoriali. Esistono infatti Fondi di solidarietà solo per alcune tipologie di reato peraltro non esaustivi rispetto alle reali esigenze riscontrate: il Fondo a favore delle vittime di terrorismo e di criminalità organizzata, il Fondo a favore di categorie di dipendenti pubblici e cittadini vittime del dovere o di azioni terroristiche, il Fondo a favore delle vittime dei reati di estorsioni o di usura, il Fondo di garanzia per le vittime della strada.
E per le vittime degli altri reati?
Si deduce che le altre tipologie di vittime – omicidi intrafamiliari o per relazioni sentimentali, violenza sessuale, follia, omicidi seriali, futili motivi etc... – non essendo citate nelle leggi, siano escluse da specifiche forme supportive da parte delle Istituzioni.
Le statistiche fornite dal Ministero dell’Interno, tuttavia, parlano chiaro: nel periodo 1999-2006 si riscontra un incremento allarmante negli omicidi intrafamiliari o per relazioni sentimentali e un decremento delle altre tipologie di delitti.
Perché sono state escluse?
A questo non spetta a noi rispondere.
Le ricerche in letteratura sull’impatto di un omicidio nelle famiglie delle vittime, che provengono per la maggior parte dagli Stati Uniti, evidenziano la complessità delle conseguenze ed il loro protrarsi per anni e la necessità di un intervento professionale che aiuti le surviving families ad acquisire un nuovo equilibrio, che le supporti nei molti cambiamenti che si origineranno e nelle diverse situazioni che dovranno affrontare.
In Italia, i familiari delle vittime di omicidio hanno bisogno di supporti? Nel nostro Paese non risultano studi su questo specifico argomento. Le autrici hanno dunque pensato che potesse essere utile cercare una risposta quantomeno esplorativa, attraverso la raccolta testimoniale di sette di questi familiari che daranno la voce a questo volume.
Nel frattempo sarebbe auspicabile che l’Italia, tra i Paesi del primo mondo, provvedesse ad adeguare la legislazione alle disposizioni comunitarie e a strutturarsi per accogliere le richieste dei nostri sette e di tutte le persone che, come loro, stanno cercando aiuto per trovare faticosamente un nuovo punto di equilibrio.

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