Finché c'è prosecco c'è speranza di Fulvio Ervas edito da Marcos y Marcos

Finché c'è prosecco c'è speranza

Collana:
Tredici
Data di Pubblicazione:
12 maggio 2011
EAN:

9788871685687

ISBN:

8871685687

Pagine:
301
Formato:
brossura
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Descrizione Finché c'è prosecco c'è speranza

Ferragosto di fuoco per l'ispettore Stucky: in gita tra le colline del prosecco con le belle vicine di casa, si sveglia in un letto non suo, in posizione non consona. Unica certezza, le stelle. Di ritorno a Treviso, cercando conforto tra i calici, trova il suo oste di fiducia malinconico: non si capacita del suicidio plateale del conte Ancillotto, fornitore di vini d'eccellenza. Perché dovrebbe suicidarsi, un uomo che ama le donne, camminare, guardare il fuoco e, naturalmente, il vino? Mentre Stucky indaga a modo suo, conversando con la governante, l'amante a cottimo e il prete, piomba in paese Celinda Salvatierra, tellurica come le terre andine da cui proviene. È l'unica erede del conte Ancillotto, e semina il panico tra i viticoltori minacciando di sradicare le vigne per impiantare filari di banani a perdita d'occhio. In una notte di temporale, tre colpi di pistola si confondono con i tuoni. L'ingegner Speggiorin, direttore del cementificio, cade nel fango per sempre. Stucky intravede i soliti intrighi mondani dietro queste morti innaturali corna, rivalità, vendetta - ma sa che la vera risposta è nei gas, nel vento. Nelle bollicine del prosecco, nella polvere che si innalza dai camini del cementificio e si posa su insalate, acque, grappoli dorati. Nella ruggine che il matto del paese gratta sulle tombe dei concittadini, impartendo benedizioni, ma anche "fra-gnoccole a destra e a sinistra con palo di robinia...". Prefazione di Margherita Hack.

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5 di 5 su 1 recensione

Piacevolissimo e divertenteDi A. Irene-3 luglio 2011

Non conoscevo questo autore fino a quando non sono andata al salone del libro di Torino e, attratta dal titolo, ho acquistato questo romanzo. L'ho trovato veramente piacevole, divertente, ironico, a metà tra Marco Malvaldi e Andrea Vitali. Il giallo è ben costruito, ma quello che balza agli occhi sono i personaggi, tutti particolari e ben tratteggiati senza dimenticare una punta di sarcasmo. Assolutamente consigliato