Finché morte non ci separi. Le inchieste di Annika Bengtzon vol.7 di Liza Marklund edito da Marsilio

Finché morte non ci separi. Le inchieste di Annika Bengtzon vol.7

Editore:

Marsilio

Collana:
Farfalle
Traduttore:
Cangemi L.
Data di Pubblicazione:
10 novembre 2010
EAN:

9788831707237

ISBN:

883170723X

Pagine:
478
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Finché morte non ci separi. Le inchieste di Annika Bengtzon vol.7

In una notte di giugno, qualcuno uccide il commissario di polizia David Lindholm nel suo letto: un colpo alla testa e uno al ventre. La moglie Julia è in stato di shock, il figlio di quattro anni scomparso. È su Julia che si concentrano tutti i sospetti, sembra trattarsi di una vendetta per gelosia. Ma è davvero così? E davvero David Lindholm era un poliziotto esemplare come tutti sostengono? Annika Bengtzon, sopravvissuta all'incendio della propria casa e rientrata a pieno ritmo alla redazione della Stampa della sera, è convinta che le indagini abbiano seguito una pista sbagliata. Ma deve lei stessa capire quali siano i motivi che la spingono a cercare con tanto accanimento la verità. È la sua passione per la giustizia, o forse sta solo identificandosi con il destino di una donna tradita? La sua nuova inchiesta la porta all'interno del corpo di polizia e nel cuore del sistema giudiziario, costringendola a un confronto con se stessa e a rimettere ordine nella sua vita, così sconvolta dalla gelosia.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 4 recensioni

GrandissimoDi f. simone-14 agosto 2011

Che conferma per Annika! La morte di un poliziotto getta nel panico la famiglia di appartenenza che si vede scomparire anche il figlio e addirittura la moglie viene indagata. Sarà lei la colpevole o bisogna indagare nella vita segreta del poliziotto. Grazie ad Annika anche questo caso verrà risolto con maestria.

Finché morte non ci separiDi D. Andrea-6 aprile 2011

Chiaramente l'autrice di questo giallone nordico ha tratto ispirazione dal grande mankell. La Marklund occhieggia molto anche a Stieg Larsson ma non riesce mai a conquistare fino in fondo. La tensione del noir è modesta, si intuisce da subito che il colpevole, agnello sacrificale, non è colpevole e che alla fine giustizia verrà fatta. Anche il mondo del giornalismo che viene presentato è più calato nel reale, siamo in un giornale quotidiano che deve fare i conti con la concorrenza, restare sul mercato senza abbassare la propria qualità, ridurre il personale per ridurre le spese cercando di premiare e salvaguardare le professionalità. Tutto molto diverso da Millenium. Anche qui abbiamo tante citazioni e omaggi alla Astrid Lidgren, icona nazionale che ha segnato una generazione di ragazzi oggi tra i quaranta e i cinquanta anni, così come troviamo riferimenti alla Tove Jansson. Ma non è questo il limite maggiore della storia, che a mio avviso è invece il fatto di assomigliare più ad una sceneggiatura di una serie televisiva che ad un romanzo.

Annika ha sempre ragioneDi s. patrizia-17 febbraio 2011

Ancora una vicenda appassionante per Annika che nonstante la sofferenza per il tradimento del marito, usa il suo acume per indagare su un presunto dramma familiare. Durante le indagini si identifica con la vittima, anch'essa sola e tradita dal marito e dagli amici. Annika risolve un puzzle fatto di sensazioni, di ricerche e di tenacia, di redenzione e di rivalsa su tutti coloro che non credono alle sue ipotesi.

il giallo continuaDi B. Silvia-25 agosto 2010

Questo libro è la continuazione del precedente, Il Testamento di Nobel, e risponde ad alcune questioni che erano rimaste irrisolte, sia dal punto di vista personale che professionale. Annika Bengtzon si trova ad affrontare un'importante fase della sua vita e a capire quali sono i suoi limiti. Ho trovato molto interessante l'ingresso di nuovi personaggi con uno spazio maggiore rispetto ai romanzi precedenti, a mio avviso completano ed arricchiscono il racconto e permettono di affrontare diversi punti di vista, oltre a introdurre nuove tematiche narrative.