La figlia del silenzio

Secondo romanzo di Morris West, scritto all'inizio degli anni Sessanta, ci riporta di peso in un'Italia che l'autore ha sempre amato e guardato, con sguardo critico, ma anche amorevole e comprensivo. Molto italiana la storia della povera Anna Albertini, traumatizzata dall'infanzia e mai adeguatamente curata, che nelle prime pagine del libro uccide a sangue freddo e senza l'ombra di una scusante, così pare. Meno tipica nostrana, assai più universale, la storia dell'avvocato Bini, che accetta di difendere Anna e resta coinvolto in uno strano, tenerissimo amore, perché a sua volta poco amato e bistrattato da una moglie viziata. Un libro ricco, in cui si misurano sentimenti e competenze, in cui per ogni cosa c'è un posto giusto, anche se la tentazione di sbandare è ben presente al gruppo di protagonisti. Ancora una volta, un autore che comprende e narra il nostro paese in maniera azzeccata e incantevole.