Che la festa cominci di Niccolò Ammaniti edito da Einaudi
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Che la festa cominci

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
17 febbraio 2015
EAN:

9788806221690

ISBN:

8806221698

Pagine:
358
Formato:
brossura
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Trama Che la festa cominci

Nel cuore di Roma, il palazzinaro Sasà Chiatti organizza nella sua nuova residenza di Villa Ada una festa che dovrà essere ricordata come il più grande evento mondano nella storia della nostra Repubblica. Tra cuochi bulgari, battitori neri reclutati alla stazione Termini, chirurghi estetici, attricette, calciatori, tigri, elefanti, il grande evento vedrà il noto scrittore Fabrizio Ciba e le Belve di Abaddon, una sgangherata setta satanica di Oriolo Romano, inghiottiti in un'avventura dove eroi e comparse daranno vita a una grandiosa e scatenata commedia umana. Ammaniti sa cogliere i vizi e le poche virtù della nostra epoca. E nel sorriso che non ci abbandona nel corso di tutta la lettura annegano ideali e sentimenti. E soli, alla fine, galleggiano i resti di una civiltà fatua e sfiancata. Incapace di prendere sul serio anche la propria rovina.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 77 recensioni

IronicoDi C. Francesco-18 marzo 2013

Storia ironica e purtroppo, per certi versi verosimile, sembra una pennellata dell'Italia degli ultimi anni: politici, calciatori, veline e tutto il bestiario vario, televisivo e non, riunito in una festa organizzata dal palazzinaro di turno (Sasà Chiatti) che ha fatto palate di soldi e che vuole entrare nell'alta società tramite l'organizzazione di una festa a dir poco volgare e pacchiana. L'ambientazione della festa, Villa Ada a Roma, è secondo me geniale ed è anche simpatica e divertente l'idea degli atleti sovietici degli anni '60. Ammaniti si conferma scrittore bravo, arguto ed originale, libro consigliato.

SConsigliatoDi C. Luciano-8 maggio 2012

Mi hanno contino lo stile e anche il ritmo, ma la trama proprio non mi è parsa godibile come le altre dei precedenti titoli. Infatti la storia si dirama in starie secondarie che vanno a finire verso un punto nero, senza alcun tipo di approfondimento o di ulteriore descrizione che potesse in qualche maniera spiegarne il motivo. Bocciato!

Lettura piacevole, storia surrealeDi p. maria-8 maggio 2012

L'autore di solito è davvero una garanzia, ma stavolta delude. La storia è a dir poco surreale, la tramma si intreccia in mille strade che si perdono in un labirinto di complicazioni narrative fine a se stesse. La parte iniziale è forse la migliore: peccato che il resto del romanzo non sia all'altezza.

Che la festa cominciDi M. Giada-28 marzo 2012

Purtroppo Ammaniti è un pò snobbato e questo mi rammarica non poco. E' il secondo libro che leggo dell'autore e ha confermato la buona qualità. Ironia e genialità sono gli ingredienti principali di questo stupendo libro. Troviamo un Ammaniti diverso che si dà al comico e non più al periodo difficile dell'adolescenza.

Una festa venuta maleDi B. Stefano -28 marzo 2012

Ammaniti è un buon scrittore italiano che alterna belle prove ad altre di scarso valore e qualità narrative. In questo caso la storia non regge, si divide in troppe strade senza approfondirne nessuna, ottenendo un risultato grottesco che annoia dopo poche pagine. I personaggi sono macchiette che sembrano prese dalla pubblicità, lo scrittore protagonista è antipatico e di poco spessore. Da evitare.

Fiera delle meschinitàDi S. LUIGI-9 marzo 2012

Ammaniti è uno dei miei autori preferiti, ma questo libro mi ha un pò deluso. E' cominciato benissimo, bramavo leggere ogni pagina. Protagonisti sono Fabrizio e Saverio. I due non si conoscono ma saranno coinvolti nella stessa avventura a una festa organizzata nella famosa villa Ada di Roma. Fabrizio è uno scrittore che cerca l'amore ma lo fa superficialmente. Saverio, o meglio Mantos, è il padre carismatico di una inconsistente setta satanica. Ad un certo punto, quando si è cominciato a comprendere il finale, mi sono sentito un po' tradito.