Descrizione Federalismo all'italiana
Un protagonista della prima ora del progetto di riforma federalista - ad oggi principale consulente del Governo e del Parlamento sul federalismo fiscale - spiega cosa è andato storto, chi si è messo di traverso, quali trame hanno impedito un cambiamento che avrebbe posto fine a sprechi e privilegi ormai intollerabili. Questo libro è il diario di bordo di una riforma incompiuta che tocca tutti gli scandali: dal paradosso della spesa sanitaria, ai servizi forestali alle pensioni di invalidità, fino ai bilanci comunali, individuando le regioni “canaglia”, quelle “troppo speciali” e altre “troppo ordinarie”. Un racconto ricco di dati inediti che lascia sconcertati, ma che riaccende una speranza: il federalismo all’italiana deve essere radicalmente corretto, perché rivisitato, restituendo un forte ruolo di coordinamento allo Stato e valorizzando i virtuosi, potrebbe riordinare il sistema e rilanciare la crescita, fornendo una valida alternativa alla spending review. La legislatura dei tecnici volge ormai al termine; il Parlamento è impegnato ogni giorno a votare fiducie alle manovre di Monti, e il federalismo sembra sempre più lontano. Ma non tutto tace. Luca Zaia presenta in questi giorni ciò che aveva annunciato fin dal suo ingresso in Regione, nell’aprile 2010: il «federalismo a geometria variabile» per il Veneto, che da regione virtuosa chiede più autonomia allo Stato. Anche a livello nazionale si riaprono i cantieri ed è in discussione una proposta di riforma per razionalizzare la parte federalista della Costituzione. Sono in molti ormai (Ernesto Galli della Loggia, Lorenzo Ornaghi, Raffaele Bonanni) a invocare una grande fase costituzionale in questa direzione. Antonini si pone al centro del dibattito documentando cosa manca alla riforma incompiuta e offrendo una bussola al cambiamento.