La fede nel comunismo. La tragica utopia di un uomo nuovo senza Dio di Gilberto Zappitello edito da Itaca (Castel Bolognese)
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La fede nel comunismo. La tragica utopia di un uomo nuovo senza Dio

Collana:
Saggi
Data di Pubblicazione:
1 agosto 2013
EAN:

9788852603723

ISBN:

8852603727

Pagine:
400
Formato:
brossura
Argomento:
Scienza e teoria politica
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione La fede nel comunismo. La tragica utopia di un uomo nuovo senza Dio

"Spiegatemi perché credere in Dio sarebbe ridicolo, mentre non lo sarebbe credere nell'umanità; credere nel regno dei cieli sarebbe stupido, mentre sarebbe intelligente credere nelle utopie terrene" (Aleksandr Herzen). Il comunismo fu una fede tesa a costruire un mondo più giusto, per assicurare la felicità a tutta l'umanità. Il secolo dei Lumi aveva affermato che l'uomo è buono per natura ed è la società che lo corrompe. Di qui la necessità di rimuovere tutto ciò che opprime l'uomo per realizzare il comunismo, "il momento reale dell'emancipazione e della riconquista dell'Uomo" (Marx). Messi alla prova, gli uomini continuarono ad essere imperfetti e inadeguati rispetto alle esigenze di perfezione della ragione e della dottrina. La fede nella capacità dell'uomo di realizzare "il paradiso in terra" si risolse storicamente in un vero e proprio inferno: invece del "sole dell'avvenire" "buio a mezzogiorno". La storia del comunismo invita a riflettere sull'uomo, sui meccanismi della violenza che spesso lo dominano e sul suo inestinguibile desiderio di compimento, che chiede una ragione liberata dalle secche del razionalismo, disposta ad aprirsi alla vastità del reale.

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