Falce e carrello. Le mani sulla spesa degli italiani di Bernardo Caprotti edito da Marsilio

Falce e carrello. Le mani sulla spesa degli italiani

Editore:

Marsilio

Collana:
Gli specchi
Data di Pubblicazione:
26 novembre 2014
EAN:

9788831720861

ISBN:

8831720864

Pagine:
240
Formato:
brossura
Argomento:
Competizione economica
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Falce e carrello. Le mani sulla spesa degli italiani

"Bernardo Caprotti è l'imprenditore che ha portato all'eccellenza i supermercati in Italia. Ne ha fatto un caso di rinomanza internazionale, nel settore. A 81 anni ha deciso di rompere il suo riserbo (niente interviste, niente fotografie, poche apparizioni pubbliche, tanto lavoro) e in questo libro-denuncia racconta ciò che ha dovuto subire per mano delle Coop. Dai primi contatti con il gigante "rosso" della grande distribuzione fino alle polemiche degli ultimi mesi, il fondatore di Esselunga ricostruisce un confronto pluridecennale scambiato fino a poco tempo fa per normale concorrenza. Invece, mettendo insieme con meticolosità le tessere del mosaico, a Caprotti è apparso un disegno preciso: far sparire la sua azienda dal mercato. In questo j'accuse l'imprenditore documenta, prove alla mano, una serie di vicende che di primo acchito sembrano tentativi imprenditoriali andati a vuoto, nella realtà si rivelano parte di un censurabile piano strategico altrui. Giacché Esselunga non può essere la sola vittima del 'sistema'. Dalla rigorosa esposizione dei fatti appare di tutta evidenza che molte iniziative di Esselunga sono state affossate dalla Legacoop, il gigante economico agli ordini del Pci-Pds-Ds, con l'indispensabile appoggio delle amministrazioni locali di sinistra". Prefazione di Geminello Alvi.

Prodotto momentaneamente non disponibile
€ 16.00

Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 5 recensioni

Esselunga e LegacoopDi T. Roberto-25 maggio 2012

Un documento redatto dall'ottantenne Bernardo Caprotti, che ha importato il supermarket in Italia dagli Stati Uniti negli anni Cinquanta. Il suo atto d'accusa è corredato da copie di documenti legali, articoli apparsi sui quotidiani, tabelle comparative redatte da Top Trade e Panel International. Forse un po' frammentario, denuncia la concorrenza sleale messa in atto da Coop con l'appoggio delle amministrazioni comunali ai danni dell'Esselunga. Molto interessante la parte dedicata alle lotte sindacali.

Ma questa COOP non sono io,Di G. Agosti-14 novembre 2011

Incredibile come davanti agli interessi privati possano prevalere su quelli dei soci, ovviamente ignari di come vengano in realtà impiegati i soldi del "prestito sociale". Alla faccia della concorrenza e del libero mercato. E l'ABI sta a guardare, in barba agli ignorati "scopi sociali" unica vera natura di vita delle COOP. Per non parlare poi dei prezzi sugli scaffali e la tessera socio a pagamento (50. ) che invece tutti gli altri danno gratis!

Falce e carrello.Di a. emilio-13 luglio 2011

Buon, a parte però di non prendere per oro colato tutte le dichirazioni. A parte i vezzi come scrivere "ebbimo", dalle sue parole si capisce che per lui l'azienda è la vita. Gli utili sono importanti ma secondari; i dipendenti sono un male purtroppo ancora necessario; ma quello che conta davvero è l'azienda. Da quando dice alla madre "da domani non verrò più quassì nella nostra ditta tessile, perché ho scoperto che il retail è il mio campo", a quando racconta di come sia sempre stato pronto a tutte le innovazioni tecnologiche, anticipando di anni il codice a barre per i prodotti, a quando ultraottantenne non solo non vende ai comunisti delle Coop - l'anticomunismo è il suo chiodo fisso, e il suo odio verso Prodi secondo me è stato esacerbato dall'allearsi di quest'ultimo con gli odiati nemici - ma nemmeno a Wal-Mart o Tesco, "perché quelli non hanno la cultura della vendita". Ma in filigrana si vede anche quello che manca. Non ho problemi ad accettare come vero il suo atto di accusa, anche per quel poco di LegaCoop che ho conosciuto direttamente, ma faccio notare che Esselunga non la si trova a Torino, dove le Coop non sono certo forti, e nemmeno in Veneto, dove le Coop sono bianche. Qualcosa vorrà ben dire... Il tema dei vantaggi fiscali e no delle Coop è troppo complicato da spiegare in una recensione, ma sembra usato come scusa per non parlare della gestione interna dei supermercati (che anch'essa è qui fuoritema) . In definitiva, un libro sicuramente da leggere ma altrettanto sicuramente da non prendere per oro colato.

Coop contro EsselungaDi S. Alessandro Vieri-28 ottobre 2010

Coop ed Esselunga se le suonano di santa ragione in buona parte delle città italiane del Nord e Centro. L'autore di questo libro non è altro che il padrone dell'Esselunga: sfoghi, sfoghi e accuse contro gli avversari. Tralasciando i fatti più "economici" - non ho troppa esperienza in queste cose - mi domando come un uomo tanto ricco possa abbassarsi a ciò e descrivere la sua vita agiata come un percorso di sofferenza e torti. Ma mettiti in bocca una scatoletta di tonno Esselunga, và.

La denuncia di un'anomalia italianaDi B. Massimiliano-5 ottobre 2010

Il libro di Caprotti è quasi più uno sfogo che una denuncia. Lo sfogo di un'imprenditore che da oltre 50 anni opera nella grande distribuzione italiana e che si trova a dover combattere contro le grandi cooperative di consumo che, usufruendo di agevolazioni fiscali impensabili e di palesi favoritismi degli enti locali, esercitano una concorrenza, che Caprotti ritiene per molti versi sleale, nei confronti delle catene commerciali aventi scopo di lucro. L'autore quindi mette in evidenza come nelle grandissime coop lo "scopo mutualistico" sia ormai venuto meno, sostenendo che sono diventate soltanto strumenti di clientelismo politico. Un buon libro che merita di essere letto.