È facile smettere di fumare se sai come farlo. Audiolibro. CD Audio. Con libro di Allen Carr edito da EWI Editrice

È facile smettere di fumare se sai come farlo. Audiolibro. CD Audio. Con libro

Editore:

EWI Editrice

Data di Pubblicazione:
19 maggio 2010
EAN:

9788890453007

ISBN:

8890453001

Pagine:
192
Formato:
audiolibro
Acquistabile con la

Descrizione È facile smettere di fumare se sai come farlo. Audiolibro. CD Audio. Con libro

Questo libro è la chiave che vi permetterà di uscire dalla prigione del fumo con facilità. Il metodo Easyway (letteralmente modo facile) non si basa su inutili tattiche intimidatorie, non fa appello alla forza di volontà né porta ad ingrassare, ma, capitolo dopo capitolo, dimostra come sia il fumatore accanito sia quello occasionale possano, serenamente, liberarsi dalla schiavitù della nicotina per sempre. Tutto quel che occorre per diventare felici non fumatori è solo il tempo di leggere queste pagine, come testimoniano i milioni di persone che l'hanno già letto, perché - nonostante sembri impossibile - smettere di fumare è facile, se sai come farlo. Questa confezione contiene il libro e la versione audio integrale dello stesso.

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1 di 5 su 1 recensione

Propaganda 2 (010)Di C. Stefano-3 dicembre 2010

La domanda da porsi - perché è sempre meglio porsi domande che darsi risposte - è: come mai una stanza che vent'anni fa sapeva di stanza oggi sa di fumo? Come mai chi un tempo ti abbracciava per affetto oggi lo fa per annusarti gli abiti? E cosa ha reso il caro paparino orco puzzolente mentalmente crudele che quando si accende la sigaretta andrebbe sbattuto dentro per omicidio colposo (si dibatte sul volontario) ? E' questione salutistica? C'entra qualcosa la medicina? O non sarà che il problema politico si è trasformato dal governare al rendere governabili? Il potere mediatico (e strapotere televisivo) ha da tempo compiuto il primo passo in tal senso: rendere lo spettatore utente finale. La tv non va vista, tantomeno ascoltata, bensì recepita subliminalmente chiacchierando mangiucchiando facendo insomma altro. Infotainment politico indotto nell'entertainment sociale. L'immagine penetra non se vista ma se visualizzata e il messaggio acustico ha da esser sottofondo. La tv come nuovo caminetto, luogo di aggregazione per soggetti ormai sbatacchiati fra il mucciniano e il mulinobianchista in una latente conflittualità nevrotizzata. Il passo successivo è sotto gli occhi di chi vuol vedere: dispiegamento mediatico in ogni sua forma comunicativa del malessere. Spargere e spandere incertezza, insicurezza, paura in una dispersione di singolarità parti non partecipi di una collettività frantumata e frammentata. Produrre una società del malessere. Ed ecco quindi le mille emergenze - dallo tsunami (non a caso entrato nel lessico comune anche per un 4-0 calcistico) al nuovo perfido batterio che ti fermenta fra canino e premolare. Ecco le parole magiche protezione e sicurezza, ossessivamente ripetute in otto spot su dieci e due volte in uno stesso spot. Ecco il nuovo italianese: assolutamente sìno, perfetto, monitoraggio, 360 gradi, evento, messa in sicurezza, e quant'altro, raccontare (oggi si racconta tutto, anche che ore sono) - terminologie e terminologetica di un mondo tremebondo e spaventosamente relativistico dove abbondanza ed estensibilità del colloquiare sono solo indice di miseria, coazione, incomunicabilità. Va da sé che tg e infotainment debbano trasformare opinione in fatto (laddove una sana democrazia dovrebbe presentare ogni fatto come opinione) mediante sapienti scalette tipo cassintegrati-campo rom evacuato-serata ricreativa-stupro. E va da sé che se vuoi una audience di spauriti insicuri indifesi ripeti e ripeti difesa sicurezza e protezione. Ma rendere governabile non significa soltanto massificare solitudini. Occorre poter radunare, raccogliere per convogliare, riunire per incanalare verso e contro l'attentatore di volta in volta prefabbricato. Il nemico di volta in volta additato. Addestrare i cani per la caccia alla volpe di turno. La prima prova tecnica di trasmissione in tal senso ebbe esiti certamente superiori alle aspettative. La campagna antipedofilia, pur non raggiungendo i picchi maccartistici della successiva, diede subito un risultato eclatante. Pedofilia si ha allorché si intrattengono rapporti a sfondo sessuale con soggetti sotto il dodicesimo anno di età. Ebbene si ebbe un'ondata di isteria collettiva per la quale pedofila era qualsivoglia relazione o forma di contatto di non adamantina affettività - diretta o indiretta - che comprendesse un individuo di entrambi i sessi in fascia di età 25x e un partner di entrambi i sessi in fascia età 1418. Formidabile riuscita del primo esperimento. La prima attuazione su vastissima scala del prontuario P2 sulla manipolazione di massa. Si era felicemente, dunque, pronti per il secondo e decisivo passo. Il target scelto, stavolta, sarebbe stato moralmente irrilevante, sociologicamente marginale, politicamente neutro. Ma con un bel pizzico di veleno in coda: quel target di poveracci sarebbe dovuto diventare un'accolita di untori minacciante ciò che bombardamenti mediatici avevano reso in perenne rischio, in perenne pre-emergenza - la nostra salute. Oggi i fumatori. Domani?...