La fabbrica integrata. Cooperazione e conflitto alla Fiat di Melfi
- Editore:
Meridiana Libri
- Collana:
- Meridiana Libri. Saggi
- Data di Pubblicazione:
- 15 marzo 2001
- EAN:
9788886175661
- ISBN:
8886175663
Descrizione La fabbrica integrata. Cooperazione e conflitto alla Fiat di Melfi
Nello stabilimento automobilistico della Fiat di Melfi, inaugurato verso la metà degli anni novanta, si è concentrato uno degli esempi più significativi del nuovo paradigma cooperativo rappresentato dalla "Fabbrica integrata". A distanza di oltre un quinquennio dall'avvio di quella esperienza, gli autori si interrogano su alcuni quesiti essenziali: è possibile affermare che la Fabbrica integrata di Melfi costituisca un superamento del modello della fabbrica fordista? A quale "filosofia" sono improntate le relazioni industriali della Fabbrica integrata? Quali relazioni esistono tra le culture locali e il nuovo modello? Esiste tra loro congruenza, divergenza o incompatibilità? L'ipotesi della "congruenza" indicherebbe un percorso positivo per le politiche dello sviluppo nel Mezzogiorno, mentre l'ipotesi della divergenza confermerebbe tesi antiche sia sull'organizzazione del lavoro, sia sugli stereotipi concernenti la gente del Mezzogiorno d'Italia.La tesi qui sostenuta è che la cooperazione a Melfi esiste ed è ampiamente diffusa. Il riferimento ai tre diversi tipi di atteggiamento rilevati nella ricerca (integrati, ritualisti e conflittuali) ricostruisce la diversa intenzionalità contenuta nei modelli culturali dei lavoratori. La cooperazione spontanea degli integrati è frutto di uno scambio parziale di doni ben riuscito. La cooperazione condizionata dei conflittuali è invece il segno dell'interruzione del circuito virtuoso e dello scambio parziale di doni non riuscito. Nei ritualisti, infine, si manifesta il più basso livello della cooperazione.La Fabbrica integrata di Melfi appare ormai dotata di una propria vita autonoma, di una specifica, anche se recente, storia e tradizione. Non sembra configurarsi come una struttura onnipervasiva, ma come un'opportunità per i lavoratori e per il territorio. Al suo interno si riscontra un pluralismo culturale, non incompatibile con il modello cooperativo cui essa si ispira.