Everest 1996. Cronaca di un salvataggio impossibile
- Editore:
CDA & VIVALDA
- Collana:
- Licheni
- Traduttore:
- Tenderini M.
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2012
- EAN:
9788874801640
- ISBN:
8874801645
- Pagine:
- 300
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Alpinismo, arrampicate e scalate
Descrizione Everest 1996. Cronaca di un salvataggio impossibile
Il 10 maggio 1996 due spedizioni raggiunsero faticosamente gli 8.848 metri della cima dell'Everest. Il ritorno fu drammatico e cinque persone persero la vita in una bufera di inaudita violenza. La tragedia avrebbe raggiunto dimensioni maggiori senza l'intervento della guida russa Anatolij Bukreev, che da solo nella tormenta, di notte, senza ossigeno, riuscì a portare in salvo tre persone. Un'azione di salvataggio senza precedenti, al di là delle possibilità fisiche e umane conosciute. Everest 1996 non è solo la cronaca puntuale, documentata e avvincente della salita, ma è anche l'esposizione del conflitto profondo tra due modi di intendere l'alpinismo d'alta quota, nello scontro di uomini e culture che parlano linguaggi diversi, messi drammaticamente alla prova sulla più alta vetta della terra. Everest 1996 è anche il tributo di verità che dobbiamo a uno dei più forti scalatori di ottomila dei nostri tempi.
Recensioni degli utenti
Un dramma di montagna-6 febbraio 2012
L 10 Maggio 1996, ventitre persone vennero colte da una bufera appena sotto la vetta e cinque non fecero più ritorno. Tra i sopravvissuti c'era un giornalista americano che ha scritto un celebre libro che accusava Bukreev, una guida coinvolta nella tragedia, di essere colpevole del dramma. Questo libro non è solo la risposta e difesa di Anatolij, ma è un viaggio avventuroso e drammatico da scoprire e apprezzare.
L'altra faccia della verità-29 luglio 2010
Chi ha letto "Aria Sottile" di Jon Krakauer ed ha un minimo di esperienza in escursioni, alpinismo in quota o di accompagnamento di gruppi in montagna, non può fare a meno di leggere questo libro. Le verità sono sono solo costituite dai fatti, nudi e crudi accaduti. A volte ciò che apparentemente può sembrare un modo di operare sbagliato, superficiale o addirittura egoistico raccontato con grande abilità narrativa da Krakauer, si possono rivelare, nei limiti che luoghi e situazioni impongono, delle scelte obbligate ed alla fine migliori per evitare che un dramma si trasformi in peggior tragedia. E questo raccontato dal povero Anatolij. Magari povero nella dialettica ma grande, forte, esperto e sopratutto consapevole delle situazioni che si stanno evolvendo intorno a lui. Onori a Bukreev, un ex dell'Alpinismo Mondiale.