Estensione del dominio della manipolazione. Dalla azienda alla vita privata
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar saggi
- Data di Pubblicazione:
- 14 settembre 2010
- EAN:
9788804599517
- ISBN:
8804599510
- Pagine:
- 202
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Sociologia del lavoro e dell'impiego
Descrizione Estensione del dominio della manipolazione. Dalla azienda alla vita privata
La società in cui viviamo è dominata dai modelli del successo e della realizzazione personale. Il valore di ciascuno viene misurato in termini di "competenze" e "risultati", in una sovrapposizione di vita professionale e privata, e sempre più spesso si assiste all'estensione dei concetti peculiari del management aziendale alla dimensione più intima dell'esistenza. Sul lavoro vengono richiesti, al tempo stesso, autonomia e conformismo, spirito d'iniziativa e adesione totale alla mission. Ma quale autonomia può avere chi è libero nel modo di realizzare un obiettivo ma non ha alcuna voce in capitolo nella sua definizione? Inoltre, nel momento in cui gli obiettivi prefissati non sono raggiunti, vengono messe in discussione competenze e autonomia. Proprio dall'incoerenza di questi messaggi nasce il disagio della contemporaneità. L'autrice, filosofa e ricercatrice presso il CNRS a Parigi, attacca l'idea diffusa secondo cui l'individuo acquisisce dignità e valore soltanto attraverso il lavoro. Si tratta, in realtà, di un tranello concettuale che consente ai manager di chiedere ai loro impiegati una cosa e il suo contrario: ambiziosi risultati lavorativi e realizzazione personale, impegno e flessibilità, autonomia e conformità alla cultura aziendale. Questa sottile manipolazione spinge le persone a considerare se stesse come gli "imprenditori" di una piccola "azienda" che coincide con la propria vita, sempre in bilico tra un obbligatorio successo e il rischio del fallimento.
Recensioni degli utenti
Estensione del dominio della manipolazione. -6 luglio 2011
Interessante e oggettivo questo libro della scienzata italiana. Fa piazza pulita delle ipocrisie del linguaggio e delle sciocchezze scritte in centinaia di volumi di teoria e pratica manageriale, cercando di restituire sia dignità sia la posizione che le compete alla persona. Con un certo imbarazzo mi sono ritrovato ad aver scritto le stesse cose, a volte addirittura con le stesse parole, in alcuni articoli precedenti la lettura di questo libro. Ha qualche limite: innanzitutto, l'autrice è un'accademica che non ha mai vissuto un'azienda dal di dentro, altrimenti avrebbe scoperto che il sistema di valori perverso che spesso guida molte aziende si regge sul consenso volontario dei dipendenti; sono, in altre parole, valoridisvalori condivisi.
Estensione del dominio -15 febbraio 2011
Dategli un'altra occasione e poi giudicherete. Molto bello e spietato questo libro della Marzano che smonta la filosofia del management imperante. Fa piazza pulita delle ipocrisie del linguaggio e delle sciocchezze scritte in centinaia di volumi di teoria e pratica manageriale, cercando di restituire sia dignità sia la posizione che le compete alla persona. Con un certo imbarazzo mi sono ritrovato ad aver scritto le stesse cose, a volte addirittura con le stesse parole, in alcuni articoli precedenti la lettura di questo libro. Ha qualche limite: innanzitutto, l'autrice è un'accademica che non ha mai vissuto un'azienda dal di dentro, altrimenti avrebbe scoperto che il sistema di valori perverso che spesso guida molte aziende si regge sul consenso volontario dei dipendenti; sono, in altre parole, valoridisvalori condivisi.
Marzano-27 settembre 2010
Poche intuizioni interessanti e una serie di considerazioni ripetitive sui manifesti ideologici delle aziende d'oggi (carte valori, bilanci sociali, teorie manageriali).