Estensione del dominio della lotta di Michel Houellebecq edito da Bompiani

Estensione del dominio della lotta

Editore:

Bompiani

Edizione:
6
Traduttore:
Perroni S. C.
Data di Pubblicazione:
4 aprile 2001
EAN:

9788845247705

ISBN:

8845247708

Pagine:
152
Formato:
brossura
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Trama Estensione del dominio della lotta

Trent'anni, analista programmatore in una società di servizi informatici, il protagonista di questo romanzo conduce un'esistenza indifferente. Il lavoro, i viaggi d'affari, le prigioni dell'amore e del sesso, l'assenza di qualsiasi sentimento che non sia di insofferenza verso se stesso, lo scivolare lento e inesorabile in uno stato di insensibilità dal quale sembra non esserci via d'uscita.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 4 recensioni

Estensione del dominio della lottaDi S. Goffredo-8 luglio 2011

Non è certo il capolavoro dell'autore franceseche secondo me continua a rimanere "La possibilità di un'isola" ma è comunque un gran bel libro. La storia è tipica: il protagonista è un quarantenne, o poco oltre, che non ha delle grandi relazioni umane con il resto dell'umanità che lo circonda, direi quasi che il protagonista si lascia un po' vivere. Non capisco le recensioni in cui si loda o si stronca il libro sul realismo o meno della descrizione che l'autore dà della generazione degli allora trentenni: il libro è un romanzo, non è un'analisi sociologica del mondo reale, e, secondo me, come tale va preso: il protagonista è così, punto e basta.

Estensione del dominio della lottaDi V. Osvaldo-3 aprile 2011

Me lo aveva consigliato un mio fidatissimo collega. Lo ritengo un libro ben riuscito, e un libro che parla di qualche aspetto della nostra società e inevitabilmente di noi. Un libro che può dare chiavi di lettura sulla realtà, sulla vita, sul mondo che viviamo. Scritto bene, mantiene sempre un certo grado di tensione e quindi di attenzione. La lunghezza del testo è perfetta per questa tipologia di racconto. La partecipazione, direi quasi il parteggiare, dell'autore implicito per il narratore, è gioco forza: anche il lettore dovrebbe immedesimarsi, questo non è cinismo gratuito, questa è una prospettiva sulla vita.

Le prigioni della modernitàDi C. Annalisa-5 settembre 2010

Sento spesso paragonare questo libro allo "Straniero" di Camus. Probabilmente è così, ancora in ballo c'è la società ed il vorticare di esistenze che corrono parallele e non si incontrano mai veramente, non scambiano parole sincere e non vanno contro il sistema. Cosa sia poi questo sistema sfugge alla comprensione, giacché il sistema è racchiuso nel nostro modo, tutto umano, di racchiuderci in società e di autoregolarci con leggi, che stabiliamo, approviamo e ci impegniamo a rispettare. Credo che la differenza con Camus sia profonda, il protagonista di Houellebecq non è totalmente fuori dal mondo, anzi, ci è completamente immerso, fino al collo. E non vorrebbe esserci probabilmente, visto che la realizzazione personale gli appare come un traguardo troppo faticoso a cui arrivare. Sto per fare un paragone che a molti potrà sembrare oltraggioso, ma questo libro mi richiama alla mente il Patrick Bateman di American Psyco, di Ellis. Il successo personale per il serial killer, si esplicava principalmente attraverso il sesso ed il denaro. Gli atti sovversivi contro il sistema erano parole pensate, taciute e rancorose. Gli sfoghi del protagonista di Ellis sfociavano nel sangue così come quelli del protagonista di Houellebecq, anche se questi ultimi più autolesionistici che pericolosi per gli altri. Il protagonista di questo romanzo non è pazzo: è lucido, ma totalmente assente. Si estranea, non parla, non spiega nulla a nessuno, perché nessuno gli domanda nulla in fondo. Ed è forse la ricerca di una domanda che anima il suo terremoto interiore "Per piacere, qualcuno mi chieda come sto, qualcuno mi chieda chi sono". Il sesso ed il successo personale? Trappole. Come vie di fuga il licenziamento e la castrazione. Ma nemmeno questo funzionerà. Nulla funziona. Il sistema ha vinto, ancora.

Lo smarrimento di un animaDi L. andrea-4 agosto 2006

Non sapendo dove andare, chi incontrare, che cosa veramente fare che possa coinvolgerti ci si limita a sopravvivere. Da un'amicizia occasionale di lavoro con Raphael Tisserand, non cercata nè auspicata, ci si trova in due, con due solitudini, a tentare di rincorre un sogno sia pur minimo: incontrare un altro essere umano che possa dirti qualcosa, il sesso forse ...ma non solo. La ricerca dell'affermazione in campo economico e la ricerca dell'affermazione nel campo delle relazioni amorose. Due ricerche che non portano da nessuna parte perchè nessuna lotta può essere intrapresa.In realtà l'estensione del dominio della lotta è solo enunciato ed auspicato ma ci si rende conto che non è in alcun modo realizzabile. In questo vortice, nulla rimane saldo nelle mani se non la consapevolezza che la vita non abbia alcun senso. Anche se ...Rouen doveva essere stata un tempo...una bella città.