Erzsébet Bàthory

Volume piacevole su Erzsébet Bàthory, di una giovane autrice italiana. Come da regola c'è da aspettarsi sangue, riti stravagante ed un personaggi o- la nostra nobile vampira - affamata di giovinezza e crudele.

Il voto sarebbe quattro e mezzo per qualche passaggio che stilisticamente non mi è proprio piaciuto, ma ho preferito arrotondare per eccesso** Bello, bello, bello. Non conosco quest'autrice italiana ma spero di rimediare al più presto perchè questo libro mi è proprio piaciuto. Crudo, violento, spesso e volentieri fa storcere il naso e sbiancare di fronte alle torture inflitte dalla terribile contessa alla ricerca dell'eterna giovinezza. Crudeltà che in parte viene attribuita agli incesti familiari, in parte ad uno stretto rapporto col diavolo: le descrizioni procedendo con la lettura si fanno sempre più particolareggiate e ributtanti in un crescendo terribile. Conoscevo la storia della contessa e l'epilogo, ma nonostante ciò sono rimasta in dubbio sino alla fine, sperando che la pagasse ma non essendone mai del tutto sicura. La figura di questa donna è veramente inquietante, e questo libro le rende giustizia in tal senso. Non è consigliato a chi si impressiona, perchè comunque alla base di tutto ci sono torture su giovani donne e bambine. La pazzia di Erzsebeth è infinita.