Eredità. Una storia della mia famiglia tra l'Impero e il fascismo
- Editore:
Rizzoli
- Data di Pubblicazione:
- 10 Ottobre 2012
- EAN:
9788817045377
- ISBN:
8817045373
- Pagine:
- 354
- Formato:
- rilegato
- Argomenti:
- Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000, Autobiografie generali
Descrizione Eredità. Una storia della mia famiglia tra l'Impero e il fascismo
È il novembre del 1918, e il mondo di Rosa Tiefenthaler è andato in frantumi. L'Impero austroungarico in cui è nata e vissuta non esiste più: con poche righe su un Trattato di pace la sua terra, il Sudtirolo, è passata all'Italia. "Il nostro cuore e la nostra mente rimarranno tedeschi in eterno", scrive Rosa sul suo diario. Colta e libera per il suo tempo, lo tiene da quasi vent'anni, dal giorno del suo matrimonio con l'amato Jakob. Mai avrebbe pensato di riversare nelle sue pagine una così brutale lacerazione. Ne seguiranno molte altre. In pochi anni l'avvento del fascismo cambia il suo destino. Cominciano le persecuzioni per lei e per la sua famiglia, colpevoli di voler difendere la loro lingua e la loro identità: saranno arrestati, incarcerati, mandati al confino. E Rosa assiste impotente al naufragio di tutte le sue certezze. Intorno a lei, troppi si lasciano sedurre da un sogno pericoloso che si sta affacciando sulla scena europea: quello della Germania nazista. Non potrà impedire che Hella, la figlia minore, sia presa nel vortice dell'ideologia fatale di Hitler. E presto dovrà affrontare la scelta impossibile tra l'oppressione e l'esilio. Nata austriaca, vissuta sotto l'Italia, morta all'ombra del Reich, Rosa è il simbolo dei tormenti di una terra di confine. Su quella frontiera è cresciuta Lilli Gruber, sua bisnipote, che oggi attinge alle parole del suo diario. E racconta una pagina di storia personale e collettiva in questo libro teso sul filo del ricordo.
Recensioni degli utenti
Un'immersione nel passato-19 Febbraio 2014
Sono incappata per caso in questo libro e, conoscendo la bravissima giornalista, l'ho acquistato certa di andare sul sicuro. E infatti la Gruber non si smentisce. Il libro rappresenta un tuffo in un passato recente, di cui l'Italia settentrionale porta ancora i dolorosi segni. La protagonista Rosa, bisnonna dell'autrice, è una donna profondamente buona, di carattere forte, che riesce a sopravvivere alle privazioni e alle sofferenze della guerra dando il meglio di sé alla sua famiglia e ai suoi eredi, insegnando l'amore per il prossimo e il rispetto per ogni persona.
Bellissimo. -9 Giugno 2013
Conoscevo la Gruber brava giornalista, ma non la Gruber bravissima scrittrice ed è stata una bellissima scoperta. Il libro narra le vicende della sua famiglia, seguendo il filo conduttore del diario ritrovato della sua bisnonna, ma è in realtà un'interessante carrellata della storia dell'ultimo secolo riguardante le vicende dell'Alto Adige (che però lei continua a chiamare Sud Tirolo) , vista con gli occhi dei suoi abitanti, costretti da un giorno all'altro a cambiare, lingua, abitudini, vita, Patria. L'Autrice riesce a descrivere fenomeni come l'antisemitismo, il nazismo, il fascismo in modo distaccato ma non freddo, ricordando, anzi, l'adesione al nazismo dei suoi conterranei nella vana speranza di una "liberazione", ma sottolineando l'immediata presa di distanze perché "sebbene il passato resista, la memoria è sempre troppo corta". Si può dire che dalla penna dell'Autrice è uscito un romanzo che è una pagina di storia ed una pagina di storia narrata come un romanzo.
Una buona lettura-27 Novembre 2012
Si ha la sensazione di immergersi in un mondo scomparso, dove i valori erano le fondamenta della vita comune. La scorrevolezza della lettura è piacevole, la storia della famiglia è raccontata in maniera semplice e comprensiva, sopratutto per i periodi difficili tra i due conflitti. Conoscere le vicende del sudtirolo attraverso un diaro di famiglia è stato importante, un capitolo di storia italiana e non solo, mai raccontato nei libri di storia.