Eredi di un mondo lucente di Cynthia Ozick edito da Feltrinelli
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Eredi di un mondo lucente

Editore:

Feltrinelli

Traduttore:
Mantovani V.
Data di Pubblicazione:
4 maggio 2007
EAN:

9788807819827

ISBN:

8807819821

Pagine:
319
Formato:
brossura
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Trama Eredi di un mondo lucente

Nel 1935 la diciottenne Rose Meadows, orfana, brillante, colta, distrutta, "essenzialmente una persona che si limita a guardare e ascoltare" e appena buttata fuori dalla casa di suo cugino Bertram dall'odiosa fidanzata comunista, risponde a un annuncio di un giornale di Albany che richiede un'assistente per una famiglia recentemente arrivata da Berlino che deve, da lì a poco, trasferirsi a New York. Sebbene non sia chiaro se Rose debba fare da segretaria a Rudolf Mitwisser (uno studioso ossessionato dall'antica eresia ebraica del kartismo), da infermiera a sua moglie Elsa (ex ricercatrice nel più importante istituto scientifico tedesco, espulsa perché ebrea) o da tata ai loro cinque difficili figli, Rose è l'unica ad aver risposto all'annuncio.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 2 recensioni

Non decollaDi R. Lidia-18 maggio 2012

La scrittura è fluida, i personaggi caratterizzati e ben delineati, l'ambientazione è originale e trasmette tutta la difficoltà e l'alienazione che dei profughi, conosciuti e aiutati in patria, possono provare se si vengono a trovare in un mondo a loro sconosciuto. Il discorso del romanzo, ad un certo punto, si complica, spezzandosi. Gli spostamenti dei temi conduttori si fanno un po' complessi da seguire e tutti i personaggi accusano come di una carente di spessore, in un prosieguo in cui ti è difficile simpatizzare con loro.

Eredi di un mondo lucenteDi M. Giovanni-8 novembre 2010

Nonostante il titolo promettente, ho trovato che questo romanzo mancasse l'obiettivo. E' ammirevole il tentativo di mostrare lo strappo che provano le persone quando sono costrette a cambiare paese, l'ondeggiare tra due identità che non ti appartengono mai completamente, le reazioni al rifiuto, gli equilibri sbilenchi che si instaurano nelle famiglie, la necessità che abbiamo di avere una funzione; tuttavia, in qualche modo rimane sempre sulla superficie: non basta descrivere gli eventi, il rocambolesco non può sostituire una reale riflessione sul tema, l'insieme risulta sfilacciato, senza coerenza. In questo senso, ho trovato assai più riuscito Il giornale invisibile, di Dovlatov: la sua capacità di autoironia di fronte alle debolezze di carattere sua e dei suoi amici accentuatesi in seguito all'emigrazione, unita alla profondità e alla chiarezza delle riflessioni, ne fanno un romanzo assai più prezioso.