L' era del porco di Gianluca Morozzi edito da TEA

L' era del porco

Editore:

TEA

Collana:
Teadue
Data di Pubblicazione:
17 gennaio 2008
EAN:

9788850214037

ISBN:

8850214030

Pagine:
293
Formato:
brossura
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Trama L' era del porco

Tra passioni calcistiche e letterarie, immerso nella vita bohémienne di una Bologna seducente, che regala forti emozioni musicali e frequenti trasgressioni alcoliche, un giovane scrittore appena abbandonato dalla ragazza (che gli ha preferito un ultrà neonazista) riesce a far pubblicare il suo libro da un piccolo editore locale. Sembra un primo importante successo, ma è in realtà l'inizio di una serie di avventure al limite del surreale, con il protagonista costretto a promuovere da solo il romanzo, girando con una vecchia Panda nelle librerie di provincia e facendo fronte a ogni tipo di scherzo del suo destino bizzarro. Un romanzo dalla scrittura rapida e efficace, il ritratto di una Bologna giovane, piena di vita e di passioni.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 8 recensioni

Molto divertenteDi E. Gennaro-21 maggio 2012

Certo, diciamolo chiaramente: "L'Era Del Porco" non sarà presente nelle antologie di letteratura italiana del futuro. Non è nemmeno un romanzo caratterizzato dall'originalità dato che la goliardia universitaria, lo scrittore giovane innamorato non sono argomenti "nuovi". Però Morozzi stuzzica, inventa storie e personaggi collaterali, traendo dal nulla un'acquario in quella Bologna anni settanta dove fa muovere pesci che fanno passare qualche ora se non ci si aspetta troppo dal titolo che, almeno a me, mi intriga parecchio.

L'era del porcoDi L. Alberto-5 agosto 2011

Alcune parti del romanzo sono prolisse e io le avrei tagliate di netto. Come tutti gli autori di un buon livello, ma non fuori dall'ordinario, tende quindi a ripercorrere strade note. Quindi di nuovo, band musicali e sottofondi bolognesi, con qualche caratterizzazione in più, e forse con qualche anno in più sulle spalle dei protagonisti rispetto al primo libro. Alcune invenzioni nuove, tipo l'aspirare a diventare scrittore, che un po' sembra auto biografare i percorsi dello stesso autore (e di tanti aspiranti scrittori). Anche qui c'è sempre la donna irraggiungibile dello sfortunato protagonista. Ma tutto è di legno un po' più grezzo. Il sesso diventa più duro, a volte disperato. E le sbornie più estranianti. Piace il modo leggero con cui fioccano le battute, anche se non graffiano molto. Tuttavia, si fanno sorrisi piacevoli. E poi si finisce così, un po' perché la storia ha detto tutto, un po' perché si spera di trovare altre storie con Lajos (qualcuno si domanda perché ha un'iride bicolore come Morozzi?), lo sfigato Lobo, la passionale Betty, e soprattutto il mitico Orrido. Rimango abbarbicato al piacere del primo, anche se questo mi è scorso via facilmente, pur in un periodo di non facili tempi di lettura.

L'era del porcoDi l. silvio-4 agosto 2011

Lo acquistai perchè conquistato da una recensione che esaltava Morozzi come il miglior giovane scrittore italiano, ci vuole un attimo a finire questo libro di Morozzi, perche' scivola via come se stessi ascoltando uno che racconta seduto proprio davanti a te, allo stesso tavolo, e questa è una virtu' non da poco. La storia è buffa, srotola in posti noti e riconoscibili (anche se a dir la verità non trovo il bar di Ringo...), fa passare momenti sorridenti. Inevitabile che sia sopra le righe e improbabile (sempre meno di un libro di Benni, ad ogni modo), da' qualche buon suggerimento per arrotondare le serate (come il secondo lavoro dell'Orrido) e istruisce quanto basta sulla nefasta presenza della Stronza nelle vite dei giovani uomini - anche e sopratutto per la sua diffusa e standardizzata scarsa manualita' ...

L'era del porcoDi M. Gerardo-20 luglio 2011

Non è letteratura, ma uno dei suoi pregi è l'umiltà di sapere di non essere un grande scrittore, ma è un libro divertente che si legge in scioltezza, una sorta di "pendant" italiano di Nick Hornby. E poi si sente che lautore é sincero, insomma che si diverte a scrivere quello che scrive, senza troppi autocompiacimenti.

Bologna rulesDi C. Maurizio-15 luglio 2011

Lajos, protagonista di questa storia, è un fricchettone bolognese che suona la chitarra in una band, scrive romanzi e, di conseguenza, flirta di continuo (ora però non pensate che sia tutto rose e fiori) . In pratica quello che vorremmo essere tutti e che Morozzi è. Solo che Morozzi, a differenza di Lajos, vende bene e ha una casa editrice seria alle spalle. Ed è giusto così, perché è bravo. Se avete intenzione di regalare un libro e volete andare sul sicuro, puntate su questo divertentissimo romanzo. Vedrete che non vi deluderà.

L'era del porcoDi S. Armando-11 novembre 2010

Il rock, la letteratura, il calcio, i casini amorosi: ritornano tutti i temi di Morozzi. Personaggi al solito azzeccatissimi ed esilaranti, anche quelli minori (come l'editore Ubermensch Belasco o Shatterthunder, il giornalaio che si crede supereroe...). E poi, Lajos, il rocker in cerca di pubblicazione, l'Orrido, il mastodontico centauro, la Betty, mangiauomini punk, e lo sfigatissimo Lobo sono un quartetto irresistibile! Unica pecca: forse un po' troppo lungo. Passionale