Enia. Il sogno è la vita

Un romanzo che ho trovato alquanto noioso, tutto incentrato sulle tergiversazioni oniriche della protagonista, leggiadra fanciulla napoletana dalla moralità retrò dedita all'autoerotismo ed innamorata della figura storica e leggendaria di Dracula ad un punto tale da interagire con lui nella vita che si trasforma in sogno e nel sogno che diventa vita. Alla narrazione sono alternati stralci di storia, letteratura, cinema riassunti a mo' di saggio, indubbiamente conosciuti da chi abbia approfondito un po' le tematiche in questione. Lo stile è tutt'altro che musicale: alquanto scorrevole, ma elementare, disseminato di dialettismi napoletani e con qualche sottile imperfezione grammaticale.