Emozioni per crescere. Come educare l'emotività di Manuela Cervi, Carluccio Bonesso edito da Armando Editore
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Emozioni per crescere. Come educare l'emotività

Collana:
Psicologia
Data di Pubblicazione:
1 novembre 2008
EAN:

9788860814265

ISBN:

886081426X

Pagine:
368
Formato:
brossura
Argomenti:
Psicologia infantile e dell'età evolutiva, Psicologia: emozioni
Acquistabile con la

Descrizione Emozioni per crescere. Come educare l'emotività

L'emotività deve essere compresa e comunicata attraverso un codice, una forma, un linguaggio come la poesia, la letteratura e la filosofia. In tale contesto la scuola è oggi indispensabile. Insieme alla famiglia dovrebbe, infatti, garantire l'ingresso nella società non di individui o di soggetti indifferenziati, ma di persone capaci di pensare, creare e costruire, in ambiti che richiedono forti motivazioni personali, capacità di relazione personale e interpersonale, affettiva e sociale.

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Un viaggio nell'animo umanoDi p. Enrico-22 settembre 2008

Che cos'è la felicità? Che cos'è il dolore? Perché siamo attratti dalla realtà o perché al contrario possiamo provarne disgusto? Che differenza c'è tra felicità e gioia? E l'estasi? E la depressione? La noia di tanti adolescenti o lo stupore e la meraviglia del processo di conoscenza scientifico? Che tipo di struttura umana c'è alla base del male perpetrato dai totalitarismi del XX secolo? Emozioni per crescere è un viaggio in quella dinamica dell'animo umano (attraverso un modello esplicativo dell'emotività umana epistemologicamente inedito), che consente a ognuno di prendere coscienza e di tentare di rispondere ai propri bisogni, relazionandosi con la realtà: se stessi, l'altro, gli altri, il mondo. Il volume mette anche in luce come a tale dinamica sia intrinseca la lingua che parliamo. Viene quindi realizzata la prima analisi qualitativa e quantitativa dell'intero lessico emotivo dell'Italiano: 2.494 termini suddivisi in 382 categorie di base semanticamente correlate in 14 famiglie lessicali: attrazione, repulsione, piacere, dispiacere, fiducia, paura, filia, rabbia, gioia, tristezza, felicità, senso di colpa, beatitudine, malignità. Alcune delle cosiddette società pacifiche (25 in tutto il mondo) non hanno alcun termine nel proprio codice linguistico per parlare e pensare la rabbia; in Italiano rabbia e tristezza da sole costituiscono il 25% dell'intero lessico emotivo, bilanciate in positivo solo dall'attrazione (l'umanissimo moto dell'uomo verso la realtà: dall'istinto fino al pathos e al desiderio), tanto che oggi il parlante italiano ha a disposzione uno strumento espressivo, che nel corso dei secoli (vengono fornite anche le tavole cronologiche di tutte le famiglie lessicali) ha codificato il 45,7% dell'esperienza positiva e il 54,3% dell'esperienza negativa. E allora siamo costretti ad essere parlati dalla nostra lingua? Noi italiani, ad esempio, siamo costretti a relazionarci col mondo in maniera rabbiosa e triste, piuttosto che fiduciosa e pacifica? In chiave educativa Emozioni per crescere propone un Metodo delle domande critiche per l'alfabetizzazione emotiva, che rende consapevoli i processi categorizzazione, concettualizzazione e testualizzazione dell'esperienza che facciamo della relazione con la realtà, secondo fasce di sviluppo diverse: infanzia, fanciullezza, preadolescenza, adolescenza precritica, adolescenza critica, giovinezza ed età adulta, restituendo così l'alternativa tra la gioia e la tristezza, o tra la felicità e il senso di colpa, o tra la fiducia e la paura, e così via, alla libertà umana, indispensabile perché ciascuno riprenda possesso di sé, specialmente in contesti difficili sotto il profilo motivazionale e comportamentale (come ad esempio i fenomeni di bullismo nelle scuole). «Imperare sibi maximum imperium est» scriveva Seneca a Lucilio (dall'introduzione).