Emma
- Editore:
Garzanti Libri
- Collana:
- I grandi libri
- Edizione:
- 18
- Traduttore:
- Praz M.
- Data di Pubblicazione:
- 21 febbraio 2008
- EAN:
9788811362289
- ISBN:
8811362288
- Formato:
- brossura
Trama Emma
Sono andata a scegliermi un'eroina che nessuno tranne me potrebbe amare...: così diceva, della protagonista, la sua creatrice. Emma Woodhouse è una giovane donna intelligente, indipendente, che ha sviluppato una forte individualità e una decisa coscienza della propria posizione sociale. E tuttavia è straordinariamente cieca di fronte ai sentimenti: propri e altrui. Jane Austen costringe la sua eroina a una tardiva quanto autoironica presa di coscienza, attraverso la quale prende forma anche la sua sottile critica dei costumi, della vanità e dell'egoismo, visti alla luce di una profonda comprensione dell'animo umano.
Recensioni degli utenti
Emma un'altra eroina della Austen -27 aprile 2011
Emma Woodhouse si diverte a combinare matrimoni eppure non sempre le sue idee sono corrette. Addirittura fa di Harriet Smith la sua beniamina da guidare e consigliare. Quest'ultima subirà non pochi guai ed illusioni a causa di Emma. Eppure nonostante Emma si diletti a gestire la vita privata degli altri non riesce a gestire la sua. Alcune volte può apparire un po' troppo sfrontata, ma risulterà impossibile non affezionarsi a questa grande eroina creata dalla penna della mitica Jane Austen.
Emma, solo Emma-9 febbraio 2011
Questo personaggio mi è piaciuto molto. Emma è bella e intelligente, sa quanto vale è sicura di sé. Ha la mania di combinare matrimoni e pensa di essere abile a capire i sentimenti delle persone, ma sbaglia tutti i pronostici che fa, anche a suo svantaggio. Gli errori che commette ridimensionano il suo ego, facendola diventare un pò più umile e riflessiva. Il finale è davvero sorpendente, anche se intuibile. Jane Austen non delude mai.
Sono le persone intelligenti che cambiano idea!-9 dicembre 2010
Apprezzo molto la scrittura della Austen; ogni volta che mi immergo nella lettura vengo come catapultata in un mondo lontano dove i passatempi delle ragazze di buona famiglia sono i pettegolezzi e l'organizzazione dei matrimoni e la campagna inglese ne è cornice idilliaca! Nonostante non mi abbia emozionato come "Orgoglio e pregiudizio", è stata una lettura davvero piacevole e Mr Knightley non ha niente da invidiarea Mr Darcy! Verrebbe voglia di prendere a schiaffi Emma ad ogni pagina, eppure non si può non amarla! Delizioso finale!
Un'eroina-20 settembre 2010
L'eroina della Austen è Emma Woodhouse, bella, ricca e intelligente. Sa che non si sposerà mai (la sua condizione sociale glielo permette), ma sembra voler organizzare il matrimonio della cerchia di persone che girano intorno a lei e a Highbury, piccola località nei pressi di Londra. Il romanzo si snoda fra vari episodi della quotidianità di Emma. Via via vediamo la nostra eroina crescere, maturare e acquistare sempre maggior spessore. Trovo sempre deliziose le conversazioni tipiche dei romanzi della Austen: dialoghi fatti di convenevoli leziosi e rispettabili. Non raggiunge "Orgoglio e pregiudizio", ma mi ha lasciato comunque buone sensazioni: un bel 3 stelle.
Emma seconda solo ad Elizabeth-27 agosto 2010
Che terribile snob questa Miss Woodhouse, che guarda tutti con condiscendenza e pensa di poter gestire la vita degli altri! Eppure, sin dalle prime battute, ci colpisce la sua arguta intelligenza che, come dice il suo "caro Mr Knigtley", ci fa intravedere ben altre potenzialità che quelle di una zitella benestante. In questo libro la Austen raggiunge vette notevoli nelle sue caratterizzazioni così acute e ricche di ironia nei confronti della società del tempo. Secondo solo ad Orgoglio e Pregiudizio!
L'arroganza della signorina Woodhouse-17 luglio 2010
Emma è un personaggio davvero particolare, di cui la stessa Jane Austen affermava che non sarebbe piaciuto a nessuno tranne che a lei. Invece questa ragazza dell'alta società, convinta del proprio valore e dell'assoluta correttezza delle proprie opinioni, è diventata uno dei pesonaggi più amati della Austen. E' difficile dire che cosa ci affascini di un simile personaggio. Forse è la sua fallibilità: Emma commette degli errori di valutazione piuttosto grossolani, ma a chi non è mai capitato? L'importante è che alla fine, a prescindere dall'intervento di Emma, ogni cosa segue il suo corso naturale e lei stessa è costretta ad ammettere di aver commesso degli errori. Un simile personaggio, il cui atteggiamento spocchioso viene ridimensionato nel corso della vicenda e che allo stesso tempo è tanto coraggioso da riconoscere di aver sbagliato, non potrà che piacere a tutti.