L' elmo di Don Chisciotte. Contro la mitologia della creatività di Stefano Bartezzaghi edito da Laterza
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L' elmo di Don Chisciotte. Contro la mitologia della creatività

Editore:

Laterza

Data di Pubblicazione:
7 maggio 2009
EAN:

9788842089889

ISBN:

8842089885

Pagine:
111
Formato:
brossura
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Descrizione L' elmo di Don Chisciotte. Contro la mitologia della creatività

Creatività è sapere che la maggior parte dei problemi non ha una soluzione sola; sapere che la maggior parte delle soluzioni del problema ammette più di un modo per arrivarci; sapere che non c'è un modo univoco per scegliere il più opportuno fra i percorsi che promettono di portarci a una soluzione ... Un po' somaro, un po' mago, il creativo è Don Chisciotte, el Ingenioso Hidalgo che vede un bacile da barbiere e lo promuove a elmo.

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4 di 5 su 2 recensioni

Tanti spunti Di V. Osvaldo-20 maggio 2012

Bartezzaghi è abile a smontare le parole con l'uso degli anagrammi. In questo saggio, invece, smonta il termine "creatività" spogliandola da fronzoli, stereotipi, illusioni. Dalla sua mitologia, appunto. Quel che resta è charificatore. Il gioco del senso (dal non senso finanche al doppio senso) , la capacità di padroneggiare una tecnica, il talento di immaginare soluzioni plurime o metodi diversi per cogliere la soluzione.

L'elmo di Don ChisciotteDi S. Roberto-16 luglio 2011

Si tratta di un breve scritto in cui sono raccolti gli interventi dell'autore a un convegno letterario. Eh sì, perché la creatività, anzi la "creatività" tra virgolette, è una brutta bestia e non è certo facilmente catalogabile. Per Bartezzaghi, come del resto per molti, la "creatività" nasce dall'aggiunta di uno o più vincoli ulteriori; ma soprattutto occorre che un problema sia risolto in modo nuovo e la soluzione sia percepita come la parte più importante. Per questo motivo un creativo deve avere conoscenza approfondita della materia e abilità nel manipolarla: oserei dire in anglofrancese "créatif, i. E. Craft". Il tutto viene piacevolmente esposto nelle poco più di cento pagine nel solito stile divagante di Stefano, che raccoglie di tutto (e si vede che ha la mia età. Solo la nostra generazione che può ricordarsi del Trio Reno con uno che diceva "Motociclista" e gli altri che lo rimbeccavano: "O moto, o ciclista! ") Oltre all'enigmistica, si va da Dante a Marcello Marchesi, da Rodari a Munari, da Escher con le sue opere figurasfondo a Douglas Hofstadter con i suoi ambigrammi, che portano a un altro punto fondamentale: la "creatività" è l'avere contemporaneamente due sensi, l'opposto insomma del "senza senso" - che è ben diverso dal nonsense - rispetto a quello che si fa di solito. Consigliato.