L' elenco telefonico di Atlantide di Tullio Avoledo edito da Sironi

L' elenco telefonico di Atlantide

Editore:

Sironi

Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2003
EAN:

9788851800123

ISBN:

885180012X

Pagine:
530
Formato:
rilegato
Acquistabile con la

Trama L' elenco telefonico di Atlantide

La Cassa di credito cooperativo del Tagliamento e del Piave, nel cui ufficio legale lavora Giulio Rovedo, il protagonista, viene repentinamente assorbita da Bancaalleanza. Amon Gottman, l'uomo che ha guidato la fusione, è una figura spietata e ambigua. Cecilia Mazzi, il nuovo capo del personale, circuisce Rovedo e fa in modo che la cosa giunga alle orecchie della moglie di lui, che non esita a metterlo alla porta. Ma dietro questo inspiegabile comportamento non si cela un modo per far fuori un dipendente scomodo, ma qualcosa di molto più misterioso, e infatti proprio lo stabile dove Giulio Rovedo stabilisce il suo alloggio temporaneo diviene l'epicentro di strani accadimenti.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 8 recensioni

Una stupefacente macchina narrativaDi m. teresina-11 maggio 2012

Era tanto che volevo leggerlo e non mi ha deluso: la scrittura di Avoledo è sarcastica e scorrevole, la trama originale. Divertente è poi riconoscere molti dei luoghi di cui descrive, visto che Avoledo è pordenonese e il romanzo è ambientato principalmente in questa città (che però viene rinominata "Pista Prima") . E' un giallopieno di colpi di scena, ma devo ammettere che quando sono arrivato a quella che pensavo essere la conclusione sono rimasto un po' perplesso.

Da sconsigliareDi E. Ahmad-2 maggio 2012

Non ci siamo. A mio giudizio Avoledo è un bravo scrittore ma ho ritenuto il suo romanzo un pò troppo scontato e banale. Una lettura di poche pagine può essere anche gradevole, ma un intero romanzo decisamente no. Troppo monotono, si perde in minuzie che non sono utili a spiegare la vicenda e che contribuiscono solamente ad irritare il lettore. Il finale davvero deludente e di cui non ho compreso bene il senso.

Delirio cibernetico!Di P. Celeste-27 aprile 2011

Questo romanzo mi ha sconvolta, sarà stato soprattutto per il finale a sorpresa e davvero inaspettato ed inimmaginabile. Realtà parallele, fonti di eterna giovinezza, personaggi che non sono ciò che sembrano e "tecnologia dell'anima" che si mescolano in un appassionante viaggio fantascientifico. Entusiasmante e coinvolgente.

Bello!Di V. Enrico-19 aprile 2011

Durante l'incorporazione della piccola banca in cui lavora da parte di un colosso finanziario internazionale, Giulio Rovedo si trova ad essere protagonista di una serie di coincidenze e fatti alquanto strani e inquietanti che sembrano indicare un complotto con fini oscuri. Questo è solo l'inizio di una avventura planetaria, fra matematica e cabalistica, fonti miracolose e universi paralleli, demoni egizi e nazisti. Alla sua opera prima, Tullio Avoledo riesce a gestire con maestria una trama molto complessa, incrociando senza pesanti stonature generi letterari molto diversi tra loro come il thriller e il fantasy, e condendo il tutto con uno humor leggero ed intelligente. "L'elenco telefonico di Atlantide" è puro svago, per chi ama l'avventura e per chi crede che solo gli stranieri possano scrivere libri così.

L'elenco telefonico di AtlantideDi S. Lucia-9 aprile 2011

Leggero e divertente romanzo. Una lettura fresca e piacevole. Un caleidoscopio di fatti, personaggi, situazioni talmente diverse, da procurare una vertigine clamorosa, spiazzando continuamente i lettori, che si trovano tra le mani un oggetto incredibile e assai divertente. La lettura procede spedita in tutte e cinquecento le pagine, senza staccare e stancare mai, grazie anche alla prodigiosa capacità di modellare i dialoghi.

L'elenco telefonico di AtlantideDi m. silvio-31 marzo 2011

Mah, cosa dire di un simile libro? L'autore è un emerito sconosciuto e si capisce il perchè. Mi sono trovato in mezzo a una storia strampalata e costruita senza troppa coerenza, con episodi buttati li a caso e quel po' di sesso, alcol e vita spericolata che non guastano mai. E dopo quasi cinquecento pagine di complotti orditi da multinazionali del credito, finti ebrei, realtà parallele, fonti miracolose, divinità egizie redivive, donne e uomini senza scrupoli, assessori leghisti, e tutto un campionario di varia umanità, dopo un epilogo dove il bene trionfa e tutto pare finito per il meglio, arrivano le ultime cinque paginette, che avrebbero la pretesa di sconvolgere tutte le certezze del lettore, e che personalmente hanno solo avuto il potere di farmi incazzare. Il tutto condito da una scrittura assolutamente ordinaria, a volte al limite della sciatteria, senza un guizzo che giustifichi a parer mio la pubblicazione di una simile opera presso un editore serio (o almeno ritenuto tale) come Einaudi.