Effi Briest di Theodor Fontane edito da Garzanti
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Effi Briest

Editore:

Garzanti

Data di Pubblicazione:
25 febbraio 2014
EAN:

9788811810643

ISBN:

8811810647

Pagine:
320
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Trama Effi Briest

Effi Briest, più ancora di Emma Bovary, tradisce non per passione, ma per noia, per rompere la monotonia della vita coniugale. La sua vicenda è narrata con grande penetrazione psicologica da Fontane ed è stata anche ripresa in un bellissimo film del regista tedesco Rainer Fassbinder.

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4 di 5 su 2 recensioni

Effi BriestDi m. mariarita-28 giugno 2012

Solitamente si associa Effi Briest a Madame Bovary ed Anna Karenina nella cosiddetta "trilogia matrimoniale del XX secolo", in realtà la "povera Effi" (espressione con cui Fontane si riferiva al suo personaggio) ha molte meno colpe delle altre due: un bacio e qualche lettera galante scambiata con il maggiore Campras per ingannare la solitudine di un lungo inverno. Tempo dopo, quando ormai Effi vive a Berlino e ha dimenticato il maggiore, suo marito scopre casualmente delle lettere e si confida con un amico. La successiva decisione di sfidare in duello il suo rivale e di ripudiare Effi appare per lo più motivata, e questo credo sia il nodo fondamentale del romanzo, dal fatto di voler salvare le apparenze. Il barone Instetten distrugge la sua pace domestica non tanto perchè offeso o geloso di quanto avesse fatto sua moglie, ma perchè, avendolo raccontato ad un amico, avvertiva il dovere, dettato dalle tacite convenzioni sociali che quell'amico appunto rappresentava, di farlo. Nella parte finale del romanzo, infatti, aleggia la terribile sensazione che il barone, se solo non fosse stato costretto da determinati schemi di comportamento, avrebbe offerto ad Effi il suo perdono.

Quando seguiamo le convenzioni, siamo infeliciDi P. Michele-14 settembre 2010

Una storia bellissima. Come disse Mann, Fontane ha avuto la fortuna di creare un'opera perfetta, perché la perfezione viene talvolta raggiunta dall'arte. La tristissima storia di Effi, nata von Briest e sposatasi a soli 17 anni col barone di Instetten. Dopo sette anni di vita a Berlino, suo marito scopre delle lettere nascoste da Effi che testimoniano una sua relazione col maggiore von Crampas. Allora solo per "convenzione sociale", perché, come ammetterà egli stesso, non sente il bisogno di una vendetta e non porta rancore, sfiderà a duello von Crampas e lo ucciderà. In seguito Effi sarà cacciata di casa e perderà il suo status nobiliare. Ma, sostenuta ancora dai genitori e ammalatasi di tisi, tornerà dopo qualche anno a Hohen-Cremmen, l'adorata casa della sua infanzia, che più di tutto ha amato. Ritroverà la spensieratezza, anche se una spensieratezza "matura", e si spegnerà giovanissima, dopo aver desiderato di essere tra le stelle cadenti. Ed Effi è una stella cadente: il suo fascino, la sua giovinezza, la sua schiettezza, anche se dureranno pochi anni, affascineranno ed abbaglieranno gli altri personaggi. Commette adulterio, ma non si riesce a condannarla per questo: è davvero una donna sensibile e dolce. Il realismo di Fontane non è pretenzioso come quello di Flaubert di Madame Bovary: non ci si dilunga descrivendo scene francamente inutili solo per dar l'impressione di realismo. Tutto è calibrato e gli eventi non vengono sepolti tra pagine e pagine di morte descrizioni, ma si susseguono logicamente, lasciando tuttavia lo spazio necessario all'approfondimento psicologico dei personaggi.