Educazione siberiana di Nicolai Lilin edito da Einaudi

Educazione siberiana

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Data di Pubblicazione:
16 marzo 2010
EAN:

9788806202569

ISBN:

8806202561

Pagine:
343
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Educazione siberiana

Cosa significa nascere, crescere, diventare adulti in una terra di nessuno, in un posto che pare fuori dal mondo? Pochi forse hanno sentito nominare la Transnistria, regione dell'ex Urss autoproclamatasi indipendente nel 1990 ma non riconosciuta da nessuno Stato. In Transnistria, ai tempi di questa storia, la criminalità era talmente diffusa che un anno di servizio in polizia ne valeva cinque, proprio come in guerra. Nel quartiere Fiume Basso si viveva seguendo la tradizione siberiana e i ragazzi si facevano le ossa scontrandosi con gli "sbirri" o i minorenni delle altre bande. Lanciando molotov contro il distretto di polizia, magari: "Quando le vedevo attraversare il muro e sentivo le piccole esplosioni seguite dalle grida degli sbirri e dai primi segni di fumo nero che come fantastici draghi si alzavano in aria, mi veniva da piangere tanto ero felice". La scuola della strada voleva che presto dal coltello si passasse alla pistola. "Eravamo abituati a parlare di galera come altri ragazzini parlano del servizio militare o di cosa faranno da grandi". Ma l'apprendistato del male e del bene, per la comunità siberiana, è complesso, perché si tratta d'imparare a essere un ossimoro, cioè un "criminale onesto". Con uno stile intenso ed espressivo, anche in virtù di una buona ma non perfetta padronanza dell'italiano, a tratti spiazzante, con una sua dimensione etica, oppure decisamente comico, Nicolai Lilin racconta un mondo incredibile, tragico, dove la ferocia e l'altruismo convivono con naturalezza.

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3 di 5 su 19 recensioni

Bello, ma...Di P. Maurizio-17 ottobre 2013

Peccato che la storia sia completamente inventata: a parte questo, il libro non sarebbe per niente male. Unico difetto a mio parere è il modo di spiegare le cose in maniera troppo meticolosa, a volte pesante. Ho capito che quella era l'educazione siberiana, ma a volte i troppi dettagli della storia diventano veramente noiosi.

Un popolo da pochi conosciutoDi m. teresina-11 maggio 2012

Romanzo notevole, autobiografia ma anche grande racconto, successo meritato per uno autore che pubblica in italiano anche se lo è solo da pochi anni. Mi è piaciuto molto il raccontare di un universo scomparso, quello dei banditi siberiani, che sono sì criminali, ma lo sono sostenendo delle regole che nessuno può spezzare, dimostrando un senso della giustizia più evoluto rispetto a quello di molti sistemi che si considerano luminari di civiltà e democrazia.

Davvero interessante il raccontoDi D. Piergiorgio-29 febbraio 2012

Una storia ambientata in una società diversa dalla nostra, con usi e costumi diversi e situazione diversa, inialmente puo' sembrare strano che il tutto sia vero e non si riesce davvero a immaginare alcune situazioni ma via via leggendo il tutto prende corpo e si apprezza davvero questo libro che ci fa capire come ogni posto ha usi diversi e situazioni diverse. Una lettura per guardare lontano per apprezzare di più cio' che è vicino.

Società diversa, valori diversi.Di C. Pierre-16 febbraio 2012

Azzardo un paragone un pò forzato, sembra un Gomorra russo questo libro. Non amo questo tipo di scritture ma nel complesso è intrigante e interessante finchè rimane su carta, viverlo sarebbe troppo. La cosa che mi ha turbato è però l'ottica dello scrittore di far passare per normale una vita dedicata al crimine e alla violenza, soprattutto di ragazzini, ma d'altronde si sta parlando di una società completamente diversa. Nonostante l'immersione nei bassifondi più violenti certi valori come l'amicizia e la lealtà rimangono. Un punto di vista desueto, interessante.

Educazione siberianaDi R. Pasqualina-27 settembre 2011

Arrivato tardi alla lettura dopo una vita da mercenario, il russo Lilin mette in scena un tipico romanzo di formazione venato di malavita. Al centro del libro il codice morale della malavita siberiana, un codice fatto di onore, rispetto per la vita, convivenza di fede e superstizione. Costruito attorno all'angolo rosso della casa, dove stanno deposte le "armi oneste" sotto un crocefisso, le icone e le foto della famiglia. Un codice in cui la "picca", il coltello a serramanico, rappresenta una sorta di protesi naturale della persona, dice della sua identità, decreta la sua fama di "scrittore", cioè la sua abilità di usarlo per sfregiare i nemici. Un codice in cui i disabili e i malati psichici sono degni del massimo rispetto perché "Voluti da Dio", gli anziani sono venerati perché depositari della saggezza del gruppo, i giovani imparano presto a pensare alla violenza come a un male necessario, cui ricorrere come necessità ma di cui non abusare, pena la punizione da parte dei vecchi. Un codice ben compendiato dalle parole che "Pancia", un vecchio criminale, lascia al protagonista come proprio testamento spirituale: "La giustizia umana è orribile e sbagliata, per questo motivo solamente Dio può giudicare. Peccato che in alcuni casi noi siamo obbligati a superare le sue decisioni". La scrittura è essenziale, a tratti ruvida, ma assolutamente efficace, simile al linguaggio delinquenziale giovanile di alcuni capolavori del genere, dalla Guerra dei bottoni ai Ragazzi della Via Pal. Molto spesso, paradossalmente nel mezzo delle risse più violente, sulla bocca del lettore spunta il riso; Lilin lo induce, quasi catarticamente, per aprire subito dopo parentesi di lirismo. Un lirismo semplice, ma vero: educazione siberiana...

Interessante quadro di una società Di C. Silvia-8 agosto 2011

Ho acquistato questo libro quasi per caso e ho finito per divorarlo in un solo pomeriggio. E' una testimonianza vera e cruda di una società quasi sconosciuta al comune occhio occidentale. Nicolai Lilin, con un linguaggio secco e senza fronzoli, ci introduce alla vita dei siberiani della Transnistria, dove la legge che vale è quella del crimine e, dove allo stesso tempo, l'onore e la fratellanza sono gli elementi più importanti.