Echi di Nadia Consani edito da Ibiskos Editrice Risolo

Echi

Collana:
Creativity
A cura di:
M. A. Margiotta
Data di Pubblicazione:
5 settembre 2012
EAN:

9788854609181

ISBN:

8854609188

Pagine:
96
Formato:
brossura
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ECHI di Nadia ConsaniDi G. Alfredo-1 ottobre 2012

In questa pregevole, quanto nuova e nostalgica, silloge di Nadia Consani è come se l'eco delle parole, che descrivono i suoi profondi sentimenti e le sue intime emozioni, arrivassero alla sua anima e, rimbalzando come onde sonore, giungessero, nel silenzio, alla sua mano, che le accarezza e le cattura, per trascriverle sulla carta, trasformandole nel nobile linguaggio della Poesia. I suoi versi sono gemme che stillano dolore e prendono alimento dalle delusioni, che la vita le ha riservato e, pertanto, esprimono tutta l'angosciante altalenare dell'esistenza e l'avvio verso la morte: "Sarà il tuo momento per la sanzione da pagare e da solo ti avvierai claudicante tra i rimorsi" Sono echi che non hanno sonorità, se non nella dolcezza del verso, se non nell'anima esacerbata della Poetessa, che esprime una sofferenza interiore, trasfigurata in opera d'arte, in tutte le sue immagini, in tutte le sue creazioni, che danno al suo sentire, alto e profondo, un sapore amaro, che esprime angoscia, rabbia, delusione, rimorso, fino ad avere come punto di riferimento, come prospettico punto di fuga, il nulla eterno, la morte di ogni cosa, che il tempo, inesorabilmente, inghiottirà, nel suo lento fluire. Pertanto si chiede: "Moriremo e basta senza più percezione della vita passata e non avrà senso il nostro soffrire? " La silloge si compone di 48 liriche, che non vanno soltanto lette, ma indagate a fondo, per capirne l'intimo significato e gustarne la bellezza delle metafore, delle analogie e delle immagini che la Poetessa, via, via rende vive, facendole balzare dal forziere dei ricordi, dallo scrigno del cuore e dalle onde tumultuose della mente, per innalzarle e farle assurgere ad un lirismo nuovo, originale, che non conosce retorica, ma che, in modo leggero, colpisce la fantasia del lettore, che ne assorbe il sapore acre, nell'anima graffiata e disorientata. Ed è come se la Poetessa, attraverso i suoi versi, che gridano la sua delusione ed il suo dolore, per ogni singolo parto creativo, volesse trasferire, attraverso una serie di echi cosmici, il valore di un'arte sua personalissima, dalla dimensione piccola del particolare ad una dimensione più vasta ed universale e, quindi innalza il suo canto: "Canto i sogni, le paure col cemento copro i folli con i versi impreparati innalzo lapidi di protesta grattacieli di passione" L'arte, infatti, di Nadia Consani non esprime soltanto il suo stato d'animo o il suo pathos, nel momento in cui scrive, ma tiene presente, in ogni istante, non solo la bellezza della natura, colta nel vago senso della libertà vera, ma anche i valori fondanti della vita, quali l'amore, il rispetto, la dedizione, il sacrificio, che dovrebbero dare sapore all'esistenza, spesso mortificata e tradita dall'egoismo e dalla stoltezza, che rende l'uomo protagonista della sua perdizione e dice: "Egoismo e indifferenza di questa società indegna ha tolto il tuo respiro ha strappato la tua carne in brandelli. " In sintesi, mi sento di poter dire, che la Poetessa esprime il suo tormento, affinché la sua anima, impregnata d'umanità, tenti di sollevare il manto che ricopre l'arcana verità e tenti di squarciare il velo, che nasconde il mistero della vita, con i versi più toccanti: "E' tormento della mente è mistero della vita è concetto inconcepibile l'andata senza ritorno" Versi malinconici di una sensibilità superiore, che fanno di Nadia Consani un'anima interamente votata alla poesia e a tutto quello che ad essa appartiene. Liriche che nascono spontanee dall'intimo, s'innalzano lievi verso il Cielo e, come un eco, poi, tornano nuovamente al cuore! Alfredo Giglio

Poesia EchiDi b. dario-11 settembre 2012

La raccolta poetica di Nadia Consani è come una barca di legno, che è sbattuto dalle onde, in mezzo alla tempesta. Per marinaio c'è sempre un gabbiano che echeggia alle onde, come la penna del poeta risuona sulla risacca, il ritorno dell'onda a volte è impetuoso a volte dolce, come un mare calmo in inverno, senti il freddo dentro la pelle e a volte tiepido calore. Una poesia fatta di semplicità quotidiana che il mare porta via e ti restituisce il puro dell'anima. Dario Bellandi