Ebook Ma... quanto costa al lavoratore il sistema pensionistico?

Nel presente volume vengono esaminate, sviluppando i conteggi sulla scorta, prima, di un esempio fornito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e del fu Ministero del lavoro e della Previdenza sociale, e successivamente in base ad una retribuzione certa di un impiegato pubblico, i due sistemi pensionistici che sono stati utilizzati in questo Paese. Di entrambi si evidenziano le contribuzioni e le prestazioni correlate. Naturalmente per il passato sistema “retributivo”, quello ormai archiviato, si conoscono completamente tutti gli elementi, mentre per il “contributivo”, quello in atto, sia pure sviluppato in base all’esempio ministeriale fornito, non si può allo stato conoscere l’entità dell’inflazione che si sarà verificata al momento dell’erogazione della prestazione. Pertanto, analogamente a quanto si fa costantemente per la “speranza di vita”, cioè eseguire delle proiezioni su quella che potrà essere la futura “durata della vita media”, l’autore effettua delle proiezioni su quella che potrà essere “l’entità dell’inflazione” al momento del pensionamento per avere un’idea di quanto la prestazione medesima, che è già possibile calcolare, potrà essere sufficiente alle necessità di vita del “beneficiario”, tenendo conto del probabile “potere d’acquisto” residuo a tale data. Questo perché l’attuale legge non prevede niente per tale immancabile, ma prevedibile problema.
Nel corso di tale analisi si evidenziano, quindi, quali sono stati in passato, con il precedente sistema i risultati di un’adeguata amministrazione dei capitali e i vantaggi che lo stesso aveva apportato alla Comunità nazionale in termini economici, auspicando pertanto, anche alla luce delle difficoltà economiche attuali, il ritorno a un tipo analogo di amministrazione.