Mi sento un fesso. \u201cGuarda qui, per esempio.\u201d E strappa un piccolo germoglio di neem mostrandomelo. Il neem \u00e8 una pianta guaritrice molto apprezzata nell\u2019Africa orientale. \u201cPensi che sia capitato qui accanto a noi per caso?\u201d<\/p>
\u00a0<\/p>
\u00a0<\/p>
Non ci pensiamo mai, ma la vita pu\u00f2 deragliare improvvisamente. Bastano due parole. \u00c8 successo il 19 maggio 2009 a Pietro Calabrese, una carriera luminosa nel giornalismo e un\u2019esistenza piena. Nel suo caso le due parole sono state addensamento polmonare<\/em>, pietoso eufemismo per significare che \u00e8 entrato di diritto nella costellazione del cancro (quale acutezza nella battuta di Woody Allen: \u201cOggi le due parole che \u00e8 pi\u00f9 bello sentirsi dire non sono \u2018ti amo\u2019 ma \u2018\u00e8 benigno\u2019\u201d). In questo libro tanto lucido quanto toccante Calabrese racconta il suo cammino, giorno per giorno, dopo quel fulmine a ciel sereno. Un cammino che passa per l\u2019altalena dello sconforto e della speranza, per le notti sotto l\u2019assalto molesto dei pensieri e per il ricordo sognante di quando la notte \u2013 invece \u2013 si parlava d\u2019amore, per il tempo che diventa sospeso e per il calore benefico delle persone care (\u201cgi\u00e0, e adesso chi lo dice agli amici?\u201d). Ed \u00e8 un cammino che passa inevitabilmente per la brutalit\u00e0 delle cure e per un corpo devastato in cui non ti riconosci pi\u00f9. Eppure, a un certo punto, fa una svolta radicale e diventa un cammino di crescita e di consapevolezza nuova. Raggiunta durante una chiacchierata con un amico sotto un baobab africano, il monumentale albero dei mille anni. Da l\u00ec Pietro, scoprendo una verit\u00e0 semplice e rivoluzionaria ma nascosta, lancia a tutti un messaggio salvifico, scritto con la penna del grande giornalista ma pensato con la mente e con il cuore dell\u2019uomo.<\/p>","gtin":"9788858608364","mpn":"","image":"https:\/\/img2.libreriauniversitaria.it\/EIT\/280\/836\/9788858608364.jpg","name":"Ebook L'albero dei mille anni","offers":{"@type":"Offer","url":"https:\/\/www.libreriauniversitaria.it\/ebook\/9788858608364\/autore-calabrese-pietro\/ebook-l-albero-dei-mille-anni.htm","priceCurrency":"EUR","price":3.49,"itemCondition":"https:\/\/schema.org\/NewCondition","availability":"https:\/\/schema.org\/InStock","seller":{"@type":"Organization","name":"Libreria Universitaria"}}}]
“Niente capita per caso sotto questo baobab”, mi dice. Mi sento un fesso. “Guarda qui, per esempio.” E strappa un piccolo germoglio di neem mostrandomelo. Il neem è una pianta guaritrice molto apprezzata nell’Africa orientale. “Pensi che sia capitato qui accanto a noi per caso?” Non ci pensiamo mai, ma la vita può deragliare improvvisamente. Bastano due parole. È successo il 19 maggio 2009 a Pietro Calabrese, una carriera luminosa nel giornalismo e un’esistenza piena. Nel suo caso le due parole sono state addensamento polmonare, pietoso eufemismo per significare che è entrato di diritto nella costellazione del cancro (quale acutezza nella battuta di Woody Allen: “Oggi le due parole che è più bello sentirsi dire non sono ‘ti amo’ ma ‘è benigno’”). In questo libro tanto lucido quanto toccante Calabrese racconta il suo cammino, giorno per giorno, dopo quel fulmine a ciel sereno. Un cammino che passa per l’altalena dello sconforto e della speranza, per le notti sotto l’assalto molesto dei pensieri e per il ricordo sognante di quando la notte – invece – si parlava d’amore, per il tempo che diventa sospeso e per il calore benefico delle persone care (“già, e adesso chi lo dice agli amici?”). Ed è un cammino che passa inevitabilmente per la brutalità delle cure e per un corpo devastato in cui non ti riconosci più. Eppure, a un certo punto, fa una svolta radicale e diventa un cammino di crescita e di consapevolezza nuova. Raggiunta durante una chiacchierata con un amico sotto un baobab africano, il monumentale albero dei mille anni. Da lì Pietro, scoprendo una verità semplice e rivoluzionaria ma nascosta, lancia a tutti un messaggio salvifico, scritto con la penna del grande giornalista ma pensato con la mente e con il cuore dell’uomo.