Ebben, ne andrò lontana
- Editore:
ExCogita
- Collana:
- Voluminaria rosso
- Data di Pubblicazione:
- 2010
- EAN:
9788896678138
- ISBN:
8896678137
- Pagine:
- 152
- Formato:
- brossura
Trama Ebben, ne andrò lontana
Sullo sfondo della Milano del dopoguerra, tra case popolari e prati di periferia, Giulia ricorda gli anni di scuola, le vacanze solitarie dai nonni contadini sulle colline dell'Appennino, il viaggio-studio in Inghilterra per imparare la lingua, i primi amori, il primo impiego. Giulia è una donna concreta. Lavora, si sposa, ha due bambini. Ma è anche fragile e piena di incertezze. Appassionata nei sentimenti, estremista nelle opinioni, quando arriva il '68 partecipa agli scioperi e ai cortei di protesta, ma rimane estranea alle dispute della politica. Negli eventi che si succedono rapidi e tremendi negli anni successivi, a Milano e nel mondo, quel che ogni volta la colpisce e la fa soffrire è il dolore inferto ingiustamente agli innocenti: esseri umani uccisi, feriti, sfruttati, ambienti naturali distrutti. In certi momenti le sembra che tutto sia perso e sogna di fuggire. Ma non si arrende: "Finché resterà qualcuno di noi..."
Recensioni degli utenti
Un messaggio anche per l'universo maschile-21 agosto 2010
Forse non avrei letto questo libro se non me lo avesse consigliato un’amica di cui mi fido. Pensavo infatti che la storia potesse interessare un pubblico prevalentemente femminile. Ho dovuto ricredermi! La sensibilita’ con cui Silvia Stefani racconta i problemi della coppia, Giulia e Andrea, scavando anche nelle sensazioni dell’inconscio denotano la sua competenza maturata come traduttrice di saggi junghiani e freudiani e costituiscono materia molto interessante anche per l’universo maschile. Inoltre, anch’io che appartengo alla generazione cosi’ detta del ’68, ho rivissuto, nel racconto del contesto storico in cui la vicenda personale si svolge, gli eventi che hanno profondamente segnato la mia giovinezza .
Però non si arrendono-6 agosto 2010
Il libro si apre e si chiude con struggenti visioni di sogno, ed è percorso in ogni fase cruciale da rapide memorie di sogno. Ma è concreto ed essenziale nel cogliere i problemi e le contraddizioni di una donna normale che cerca di vivere la "sua" vita negli anni dal dopoguerra a oggi: anni belli e terribili, nel corso dei quali tanti giovani hanno coltivato il sogno di cambiare la realtà ma sono stati sconfitti. Però, come la protagonista, non si arrendono. Protagonista del libro è anche Milano, che nel corso della narrazione perde i suoi tratti più gentili e popolari per assumere un aspetto via via più indifferente e caotico. Ma per quanto cambiata nelle sue strutture modernizzanti, Milano continua a essere amata per gli squarci di bellezza, intraprendenza e generosità che si ritrovano, spesso imprevedibilmente, nei suoi quartieri e tra la sua gente. Luciano A
Però non si arrendono-6 agosto 2010
Il libro si apre e si chiude con struggenti visioni di sogno, ed è percorso in ogni fase cruciale da rapidi ricordi di sogno. Ma è concreto ed essenziale nel cogliere i problemi e le contraddizioni di una donna normale che cerca di vivere la "sua" vita negli anni dal dopoguerra a oggi: anni belli e terribili, nel corso dei quali tanti giovani hanno coltivato il sogno di cambiare la realtà ma sono stati sconfitti. Però non si arrendono: questa è la cosa che più mi piace. Luciano A
La storia di una generazione-5 agosto 2010
«Sono rimasta colpita da questo libro perche' e' stato un po' come ripercorrere una parte della mia esperienza di vita. Le donne che, come me, hanno vissuto la loro giovinezza negli anni '70 ritrovano tra le righe di questo libro le incertezze, i dubbi di una generazione che ha vissuto a cavallo tra la forte tradizione delle famiglie di origine e la ventata di liberta' in cui , sull'onda del '68, si sono trovate coinvolte. Silvia Stefani ci racconta questo "sentire" con il cuore di una donna che non sempre e' riuscita a far coincidere gli ideali con il suo "essere donna" e il risultato e' un romanzo vero in cui ognuna di noi ritrova una parte di se'.»
La storia di una generazione-4 agosto 2010
Sono rimasta colpita da questo libro perche' e' stato un po' come ripercorrere una parte della mia esperienza di vita. Le donne che, come me, hanno vissuto la loro giovinezza negli anni '70 ritrovano tra le righe di questo libro le incertezze, i dubbi di una generazione che ha vissuto a cavallo tra la forte tradizione delle famiglie di origine e la ventata di liberta' in cui , sull'onda del '68, si sono trovate coinvolte. Silvia Stefani ci racconta questo "sentire" con il cuore di una donna che non sempre e' riuscita a far coincidere gli ideali con il suo "essere donna" e il risultato e' un romanzo vero in cui ognuna di noi ritrova una parte di se'.