Dura lex di Danila Comastri Montanari edito da Hobby & Work Publishing

Dura lex

Data di Pubblicazione:
2009
EAN:

9788878518612

ISBN:

8878518611

Pagine:
314
Formato:
rilegato
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Descrizione Dura lex

Roma, anno 47 dopo Cristo. Che cosa si nasconde dietro gli improvvisi decessi di tre neonati: fatalità, incidente od omicidio? Quali inconfessabili segreti sono custoditi dalle altolocate famiglie delle piccole vittime? Perché una giovane avvocatessa d'assalto si ostina a difendere una causa persa in partenza? Tre piste narrative che forse racchiudono un unico mistero, un caso complesso e sfuggente, troppo complesso e troppo sfuggente per gli inquirenti istituzionali, che difatti non ci capiscono nulla. Unica speranza per venirne a capo è rivolgersi a Publio Aurelio Stazio, patrizio per nascita, senatore per scelta e detective per passione. Messo di fronte a un'indagine che si annuncia complicatissima, Publio Aurelio chiama a raccolta gli amici di sempre e si butta a capofitto nell'impresa. Ancora non sa, tuttavia, che la sua inchiesta lo condurrà addirittura in tribunale, negli scomodi, scomodissimi panni di avvocato difensore, in un faccia a faccia senza esclusione di colpi con i più agguerriti legali dell'Urbe... Quindicesimo romanzo della fortunata serie italiana di gialli storici, "Dura Lex" è un incrocio in salsa "latina" tra il poliziesco classico e il legal thriller, con in più una meticolosa ricostruzione della Roma imperiale, un intreccio mystery dalla forte vena ironica.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 2 recensioni

Un tuffo nell'antica Roma imperialeDi M. Roberto-5 luglio 2011

Come nei precedenti romanzi, Publio Aurelio Stazio, senatore detective nell'antica Roma ai tempi dell'imperatore Claudio, si imbatte in casi di omicidi, che si appresterà ad affrontare assieme al fido e scaltro segretario Castore. La bellezza dei romanzi della Comastri Montanari è che si impara molto sulla vita e sulle usanze dell'antica Roma. Molto piacevole.

Dura lexDi L. Giuseppe-4 ottobre 2010

Difficile esprimersi: il romanzo è scritto benissimo, è fluido, ironico, documentatissimo. Mi piace da sempre il mondo corrotto e nobile del senatore Stazio, investigatore per hobby, e anche stavolta ho letto con voluttà il romanzo, beandomi di certe espressioni forbite e di tante curiosità poco note. Devo essere oggettiva, però: la trama non regge. Lo scopo dell'autrice è tratteggiare un mondo, non raccontare una storia; per questo, la lettura scorre, ma non tiene con il fiato sospeso, non invoglia a terminare il libro. L'epilogo è cervellotico più che geniale.