Due vite
- Editore:
Mauro Pagliai Editore
- Collana:
- Le ragioni dell'Occidente
- Data di Pubblicazione:
- 30 aprile 2010
- EAN:
9788856401066
- ISBN:
8856401061
- Pagine:
- 240
- Formato:
- brossura
Trama Due vite
Nella malattia mentale: come medico, come paziente. Protagonista è un neuropsichiatra che a contatto con la malattia mentale si sdoppia in un duplice ruolo di curante e paziente. Man mano che emergono i suoi ricordi, il lettore viene trascinato nei meandri della follia, unico vero filo conduttore delle vicende. Una follia che lo porta, persona dall'indole spiccatamente filosofica, solitaria e con difficoltà a legarsi agli altri, a essere ossessionato dalla vanità del reale: l'impossibilità di trovare un senso alla propria esistenza lo fa precipitare in una depressione che si manifesta ora in deliri di onnipotenza, ora in resoconti esistenziali conditi da un sentimento di totale nullità. Giuseppe Alberti conduce il lettore in un tormentato viaggio nella memoria e soprattutto nella psicosi, non descritta ma letta e ricostruita dall'interno. Una tragica fuga dalla realtà tra fantasia e testimonianza, raccontata con sorprendente lucidità in ogni sfumatura, anche la più cruda.
Recensioni degli utenti
Due vite-11 agosto 2011
L'ho particolarmente apprezzato perchè si raccontauna storia molto realistica, le vite di Shanti e Henny sono attraversate dolorosamente dalle grandi tragedie del XX secolo, le persecuzioni razziali, la seconda guerra mondiale, la fuga dalla Germania nazista; è una prospettiva particolare, quella dello scrittore indiano, per vedere con altri occhi le vicende della storia europea del secondo dopoguerra. Shanti e Henny emergono come degli altorilievi dai racconti, dai punti di vista, dalle storie narrate dalle voci di amici e parenti; due caratteri sicuramente non facili e provati dalla vita, in particolare quello di Henny che pagherà un enorme tributo ai campi di concentramento, perdendo l'amatissima madre e la sorella, restando completamente sola al mondo. Solo in un modo diverso, invece, è Shanti, parte di una tradizionale e numerosa famiglia indiana ma ormai distaccato e lontano, senza la voglia di fare ritorno alla sua nazione, anzi semmai quasi dimenticandone le usanze. Seth scrive bene ma in modo molto personale rispetto ai suoi romanzi (di cui incidentalmente ci racconta la genesi), si sente immediatamente che tratta argomenti che lo toccano direttamente e nel profondo. Procede a grandi sezioni temporali, andando avanti e indietro diacronicamente ma sempre in modo perfettamente comprensibile dal lettore. Se a qualcuno questo libro può essere sembrato meno attraente rispetto a Il ragazzo giusto, è perché spesso per alcuni di noi la vita non ha lo stesso appeal della fiction. In realtà basta andare oltre la superficie del mero racconto dei fatti biografici per capire quanto ci sia di importante e di profondo nella mescolanza di due culture, quella indù e quella ebraica, avvenuta in un campo neutro come l'Inghilterra e in un tempo così complicato e pieno di incognite come il secondo dopoguerra con le sue incertezze, le sue devastazioni, la sua diffusa situazione di povertà e disagio materiale e psicologico. Il libro meritava cinque stelle per i suoi tre quarti; l'ultima parte però è meno scorrevole, e la sensazione di allontanamento dal vero baricentro della storia e delle due vite di Shanti e Henny è molto forte. Mentre la descrizione degli ultimi periodi della vita di Henny è dolorosissima e angosciante, quella di Shanti pare quasi diluita in digressioni non sempre essenziali e perde di pathos. Ciò nonostante, Due vite resta un libro toccante, coraggioso e teneramente affettuoso.
Un libro gradevole -2 ottobre 2010
Di questo autore, è il primo libro che leggo e francamente l'ho trovato piacevole. Scorre facilmente e procede con scioltezza. La scrittura è soddisfacente e poi la narrazione affascina sebbene a volte si nota una certa lentezza . In ogni caso, da leggere.