Dove sono in questa storia di Emir Kusturica edito da Feltrinelli
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Dove sono in questa storia

Editore:

Feltrinelli

Collana:
I narratori
Traduttore:
Parmeggiani A.
Data di Pubblicazione:
19 ottobre 2010
EAN:

9788807018398

ISBN:

880701839X

Pagine:
341
Formato:
brossura
Argomento:
Singoli registi e produttori
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Descrizione Dove sono in questa storia

Nel millenovecentosessantuno Jurij Gagarin volò nello spazio, e io andai a scuola. Inizia così il primo dei diciassette capitoli con i quali l'istrionico regista Emir Kusturica apre il proprio album di famiglia e racconta la sua storia. Senza risparmiare nessuno, né se stesso né gli altri. Ci sono voluti quindici anni per mettere insieme autobiografia, cronaca e storie degne dei suoi migliori film, e raccontare una vicenda autentica, emozionante, sorprendente e provocatoria, nella quale si riflette la storia della seconda metà del ventesimo secolo. L'infanzia, la Sarajevo degli anni sessanta, Tito e Charlie Chaplin, l'amore per la futura moglie Maja e la scuola di cinema a Praga, Fellini, Ivo Andric' e Dostoevskij, i primi lungometraggi - "Ti ricordi di Dolly Bell?", "Papà... è in viaggio d'affari" e "Il tempo dei gitani" -, l'America, Johnny Depp e "Arizona Dream", "Underground" e la guerra, la fine della Jugoslavia e quella di suo padre, la morte di Dio, quella dei rapporti con i vecchi amici e con Sarajevo, Milosevic' e la malattia della madre. Autobiografia di un artista geniale, "Dove sono in questa storia" è sì il "diario politico di un idiota", secondo le parole dello stesso autore, ma soprattutto il racconto sincero della sua storia personale, l'adattamento letterario del film della sua vita.

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4 di 5 su 1 recensione

AppassionanteDi G. Antonio-5 luglio 2011

Il libro, parafrasando le parole dell'autore, Emir Kusturica, costituirebbe idealmente "il diario di un idiota". In realtà non è difficile comprendere che si tratta di un diario scritto e pensato da una persona tutt'altro che stupida e che ha intensamente vissuto. Nel libro si intrecciano vicende familiari e personali con quelle più propriamente artistiche e politiche. Lungo i capitoli del libro l'autore traccia un quadro estremamente vivace e coinvolgente della propria madre e dell'amore per la moglie Maja e racconta in maniera appassionata il mestiere di regista, rievocando i primi film importanti realizzati e gli incontri formativi con Fellini, Andric e Charlie Chaplin. Straordinario l'affresco delle vicende politiche dell'ex Jugoslavia con la rievocazione di personaggi quali Tito, Milosevic, mentre si staglia sullo sfondo il dramma della guerra yugoslava e dei conflitti interetnici che hanno avuto proprio in Sarajevo uno degli epicentri più drammaticamente violenti.