Il dottor Jekyll e mr. Hyde di Robert L. Stevenson edito da Feltrinelli

Il dottor Jekyll e mr. Hyde

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
10
A cura di:
B. Lanati
Data di Pubblicazione:
23 febbraio 2009
EAN:

9788807820076

ISBN:

8807820072

Pagine:
112
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Trama Il dottor Jekyll e mr. Hyde

Quando il dottor Jekyll inventa la pozione che lo trasforma nel doppio di se stesso, un essere deforme e capace di ogni misfatto chiamato Hyde, non sospetta ancora le conseguenze cui andrà incontro. Vittima della sua stessa creatura, Jekyll cade in una trappola autodistruttiva, fino a identificarsi spontaneamente con Hyde. Storia fra le più clamorose della letteratura moderna, entrata con forza nel nostro immaginario anche grazie alle numerose versioni cinematografiche che ha ispirato, "Il dottor Jekyll e Mr. Hyde" (1886) a più di un secolo dalla pubblicazione stupisce ancora. Calata in un'avvincente trama giallo-poliziesca, la lotta impari che oppone Jekyll a Hyde mette in gioco temi di grande suggestione - la metamorfosi e il doppio, lo specchio e il sosia - fino a toccare le corde più segrete e inconfessate dell'animo umano.

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5 di 5 su 3 recensioni

Il doppio è dentro di noiDi Z. Valentina-23 gennaio 2012

Un'opera straordinaria di Stevenson. La figura del doppio è da sempre oggetto di molte narrazioni, ma per la prima volta sentiamo questo tema attaccarci da vicino: ciò che per noi è altro, l'irriconoscibile ed estraneo ad un certo punto diviene parte integrante di noi. E' ciò che Freud chiama il "perturbante", ciò non conosciamo e che allontaniamo, ma che ci è familiare. Un altro grande tema viene fortemente esaltato: quello della maschera; la volontà di tenere segreta l'immagine terribile che si ha di se stessi. Vogliamo mostrare alla società ciò che di più buono possediamo, tenendo il marcio che è dentro di noi ben nascosto nel più profondo del nostro animo.

Patrimonio dell'umanitàDi T. Ivan-30 ottobre 2010

A tutti coloro i quali hanno citato (o hanno sentito citare) più volte la metafora del Dottor Jekyll e Mr. Hide, il consiglio è di andare direttamente alla fonte e leggere il capolavoro di Stevenson. Non spaventatevi per la parola "Classico"; il libro coinvolge più di un thriller moderno ed in aggiunta garantisce un livello di stile molto più elevato. La vicenda è talmente presente nell'immaginario collettivo (come i mulini a vento di Don Chisciotte o l'amore di Giulietta e Romeo) che molti potrebbero pensare di saperne abbastanza senza leggerlo. Che grande opportunità perderebbero.

il doppio di noi stessiDi c. matteo-21 giugno 2009

Robert Louis Stevenson, fabula narratur eccellente, avventuroso errabondo di luoghi sempre nuovi per sé e la sua amata, nel 1886, inverte la rotta della sua direzione letteraria, lascia il sentiero battuto egregiamente, per inoltrarsi in quella dimensione allegorica e allucinante che porrà il suggello alla sua vita di scrittore. Lungo racconto immaginifico in cui lo spettro della metamorfosi del nostro oscuro io, assume i connotati antropologici dell'essere dentro l'uomo. La manifestazione evidente e coeva dei due opposti, del cambiamento mentale e morfologico nel corpo di un uomo, di un dottore dell'agiata borghesia inglese, che cede alla tentazione di deflettere ai sani ed urbani comportamenti che avevano sostenuto e accompagnato il trascorrere della sua integerrima reputazione, per eccedere nell'istinto animale, ancestrale, infantile, fautore di dissolutezza psichica e morale. Come per tutti i classici che si rispettino, anche per Dottor Jekyll e Mr Hyde, vale la regola aurea delle infinite possibilità di interpretare e soggettivare i complessi "giochi" intellettuali presenti, in una moltitudine di significati diversi ma non per questo in contrasto tra di loro. Opera anticipatrice o quanto meno contemporanea di scritti scientifici di psicologia freudiana (l'Es) e junghiana (l'Ombra), o anche racconto poliziesco in cui il crimine in quanto tale viene osservato nella poliedricità delle sue cause e dei suoi effetti o ancora la proteiforme valenza che articola e unisce gli "atomi" del carattere umano. Un tema, però, unisce tutte queste personali e quindi opinabili valutazioni, ed è quello del doppio, dell'impossibilità di celare per un'intera vita la parte della nostra anima nascosta, di nascondere per mezzo di una posa, la raffigurazione rassicurante della nostra persona assunta in virtù di una educazione e una formazione culturale dai quali siamo inconsciamente e inconsapevolmente protetti.