La donna mancina
- Editore:
Garzanti
- Collana:
- Gli elefanti. Narrativa
- Edizione:
- 5
- Traduttore:
- Carpi A. M.
- Data di Pubblicazione:
- 21 ottobre 1997
- EAN:
9788811668381
- ISBN:
8811668387
- Pagine:
- 99
- Formato:
- brossura
Trama La donna mancina
Al suo apparire in Italia, "La donna mancina" riscosse successo di pubblico particolarmente sensibile alla questione femminile - e di critica: Claudio Magris vi scorse la manifestazione di "una vita pura, essenziale, che brilla nei dettagli minimi", e Alighiero Chiusano fu pronto a scommettere sulla sua durata a dispetto "di tante altre roboanti cosmogonie sperimentali". Lasciate cadere le trasgressioni astute e plateali degli anni Sessanta, l'implacabile e delicata macchina narrativa di Handke ha conquistato uno sguardo limpido e impassibile come quello di una macchina da presa. Quello sguardo offre qui l'indimenticabile ritratto di una donna sulla soglia misteriosa della sua "lunga stagione di solitudine".
Recensioni degli utenti
La donna mancina-6 luglio 2011
Reso celebre dalla trasposizione cinematografica, non mantiene del tutto le attese. Una moglie con figlio piccolo chiede al marito di andarsene per essere totalmente autonoma col suo scarso lavoro di traduttrice. Non cederà alle lusinghe neppure del suo ricco editore e di un ex attore in rovina incontrato in un centro commerciale. Sarà se stessa col proprio bambino. Non si va oltre, non c'è un approfondimento maggiore o una maggiore articolazione del racconto. Freddo, glaciale, quasi senza emozioni. Per me non molto comprensibile.
La donna mancina-15 febbraio 2011
Accordategli un'altra possibilità, poi mi direte. Ne ha tratto un film Wenders, sarà questa la ragione per la quale non ho capito granché del raccontino di Handke. Una moglie con figlio piccolo chiede al marito di andarsene per essere totalmente autonoma col suo scarso lavoro di traduttrice. Non cederà alle lusinghe neppure del suo ricco editore e di un ex attore in rovina incontrato in un centro commerciale. Sarà se stessa col proprio bambino. Non si va oltre, non c'è un approfondimento maggiore o una maggiore articolazione del racconto. Freddo, glaciale, quasi senza emozioni. Per me non molto comprensibile.