Le domande di Brian

La vicenda è ambientata nei primi anni 80, in Inghilterra. Il protagonista Brian ci narra le sue vicessitudini da universitario: tra il trasferimento fuori casa, la morte del padre, i primi amori, i problemi adolescenziali, gli amici, i coinquilini, le sbornie e la letteratura inglese, sua grande passione, trova sempre più importanza di orgoglio personale la sfida televisiva di quiz tra scuole, la "University Challenge". Brian riesce a entrare nella squadra e i capitoli del libro vengono sistematicamente scanditi dalle "domande di Brian". L'epilogo è in linea con tutto il libro: scapestrato e tragicomico.

Dopo "Un giorno" ho continuato la conoscenza di questo dotato scrittore con questo libro, che si è rivelato divertente e originale. Nicholls scrive tremendamente bene, e direi che le sue sono sceneggiature perfette, mentre leggi ti sembra già di vedere il film, perfetto il ritmo, l'apertura delle scene, la descrizione "visiva" delle situazioni. Brian è lo sfigato esemplare, il tipico ragazzo brufoloso e invisibile che è però un asso nel rispondere alle domande di un quiz televisivo. Il suo ingresso all'università lo renderà protagonista di situazioni esilaranti e rivelatrici insieme, fino a portarlo alla dovuta consapevolezza di se' dopo i reiterati fallimenti. Lettura consigliata se avete voglia di leggerezza, ironia e intelligenza insieme.

Mi sono divertita tantissimo a leggerlo, l'ho trovato anche meglio di Nick Hornby almeno per quello che ho letto di questo autore, è scritto bene e si ama fin da subito il protagonista, si entra nel suo stato d'animo, nelle sue sensazioni, nelle canzoni che ama. Il fulcro di tutto il libro consiste in uno show di quiz a cui partecipano le università e a cui Brian vuole assolutamente partecipare, è questo che da il titolo al libro, ma il tocco di classe dell'autore sono i quiz che aprono i capitoli, che potrebbero sembrare casuali e invece si collegano al capitolo che si sta per leggere, alcuni di questi mi hanno proprio fatto morire dal ridere, come anche molti passaggi del romanzo.

Brian è un ragazzo un po' bruttino, con pochi amici, convinto che andando al college la sua vita cambierà. Si accorgerà presto che non basta cambiare il luogo, ma bisogna cambiare se stessi: e per farlo bisogna innanzitutto accettarsi. E' una storia molto carina e scritta molto bene; inoltre i personaggi sono molto simpatici. Ci sono molte scene divertenti (tra le quali i meravigliosi filmini che il protagonista gira e interprate nella sua testa). Sicuramente piacerà ai fan di Nick Hornby. Consigliato!