Trama Come diventare buoni
Come si fa a diventare buoni? E soprattutto, che cosa significa essere buoni? Katie Karr non se l'è mai chiesto: una donna che ha scelto di diventare medico per aiutare gli altri e che ha cresciuto i figli ai valori morali più profondi non ha nemmeno bisogno di chiederselo. Finché quella donna non tradisce il marito. E allora il marito, David, decide di dare una svolta alla sua vita. Abbandona le arguzie sarcastiche con le quali non risparmiava nessuno, nemmeno la moglie e i figli, e rinuncia a versare veleno su tutto e tutti nella rubrica che firmava regolarmente su un quotidiano locale; insomma smette di essere "l'uomo più arrabbiato di Holloway" per diventare buono. Ma buono sul serio, facendo perdere a Katie ogni punto di riferimento.
Recensioni degli utenti
Ottimo romanzo-25 marzo 2012
Scene di vita quotidiana un po' strampalate. In questo romanzo, Hornby conduce il lettore attraverso le dinamiche che si dipanano nella vita di tutti i giorni di una famiglia inglese, tra tradimenti, idee balzane e difficili rapporti da gestire. Una panoramica di come è complesso essere buoni, e di come sia improbabile riuscire ad imparare ad esserlo
Come diventare buoni-20 marzo 2012
Hornby riprende il discorso dopo "Un ragazzo" e racconta la storia di un cambiamento all'interno di una famiglia. Il risultato è altalenante e sicuramente meno originale. Appare troppo spesso lento e monotono. Le riflessioni sulle relazioni umane e coniugali mancano della sagacia e della lucidità di altri autori. Resta l'ironia che salva quanto meno alcuni capitoli, il resto è scritto (e letto) senza passione.
Ordinario ed eccentrico-13 marzo 2012
Ironico e sarcastico al punto giusto, Hornby conduce il lettore all'interno di una piaga familiare delle più comuni, quella del tradimento. Considera la necessità di darsi al prossimo - diventando buoni - per espiare in qualche modo le proprie colpe, e per fare ciò, delinea dei caratteri ordinari, contrapposti ad altri eccentrici, il contrasto dei quali genera delle situazioni piuttosto particolari e inusuali..
Un buon libro per pensare ma con leggerezza-1 ottobre 2011
Un libro piacevole, scorrevole, con spunti di discreta ironia e più di qualche riflessione. Si dipana nel racconto in soggettivo di una donna moglie e madre (sorprendente come Hornby si immedesimi così bene) che dopo un ventennio di matrimonio si scopre disillusa dalle sue scelte e dal suo status sociale che credeva consolidati. Temi non nuovi ma mai banalizzati nel testo. Quando leggo Hornby non riesco a fare a meno di paragonarlo a certi nostri pseudoscittori che pure hanno avuto un enorme successo di vendite (ogni riferimento a Fabio Volo non è del tutto casuale)
Ennesima grande prova di Hornby-25 agosto 2011
Uno dei migliori libri di Nick Hornby, in cui si coniugano perfettamente humour e attualità. Lo scrittore mette a nudo le contraddizioni ed il perbenismo della società attuale all'interno di una storia che col passare delle pagine diventa sempre più grottesca e spinge il lettore a provare simpatia per tutti i personaggi, abilmente mescolati fra di loro
Ennesima grande prova di Hornby-25 agosto 2011
Uno dei migliori libri di Nick Hornby, in cui si coniugano perfettamente humour e attualità. Lo scrittore mette a nudo le contraddizioni ed il perbenismo della società attuale all'interno di una storia che col passare delle pagine diventa sempre più grottesca e spinge il lettore a provare simpatia per tutti i personaggi, abilmente mescolati fra di loro