Dissipatio H. G.

Libro paradossale e inquietante. Il suicida è vivo, e i vivi si sono volatilizzati. L'umanità si è suicidata, come somma beffa al suicida mancato. Il quale sminuzza lucidamente la folle realtà - concreta, tangibile, terribilmente vera - che lo circonda. La natura che prosegue il suo corso, le piante, gli animali, superando indenne la scomparsa dell'uomo. Ogni tanto anch'io sogno un mondo senza più vita, ogni tanto mi piace rileggere Morselli.

Autore semisconosciuto ai più, meriterebbe di certo più spazio. Dissipatio humani generis non è un libro per tutti. Mi risulta che sia stato uno degli ultimi libri scritti dall'autore prima di commettere il suicidio. E con la fine dell'autore viene la fine dell'umanità che non ha capito quanto questo grande scrittore italiano aveva da dire e da raccontare. Ogni tanto anch'io sogno un mondo senza più vita, ogni tanto mi piace rileggere Morselli.

Grande libro! L'ultimo purtroppo, poi il suicidio per mano della "sua ragazza dall'occhio nero" (la sua browning) , un "personaggio" che già compare in questo suo romanzo denso di satira e sarcasmo, amari come il fiele. Assai autobiografico... Col senno di poi.

Nell'imminenza del suicidio, un uomo cambia idea, ma si accorge che nel frattempo ad essere scomparso è tutto il resto del genere umano. Per Morselli, uomo e scrittore ferito dalla vita, l'esistenza in un mondo privo di persecutori era l'unica accettabile, ma egli capì che ciò significava vivere in un mondo vuoto di presenza umana; e dunque il suicidio era l'unica via.