Il disagio della libertà. Perché agli italiani piace avere un padrone di Corrado Augias edito da Rizzoli

Il disagio della libertà. Perché agli italiani piace avere un padrone

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
8 febbraio 2012
EAN:

9788817055079

ISBN:

8817055077

Pagine:
168
Formato:
rilegato
Argomento:
Struttura e processi politici
Acquistabile con la

Descrizione Il disagio della libertà. Perché agli italiani piace avere un padrone

Il disagio della libertà. Perchè agli italiani piace avere un padrone, è un saggio di Corrado Augias, giornalista, scrittore, conduttore televisivo e deputato al parlamento europeo durante la IV legislatura, dal '94 al '99. Nel volume Augias tenta di indagare le ragioni che spingono il popolo italiano a scegliere come capi di governo individui caratterizzati da una spiccata ed evidente propensione autoritaria. Andando a studiare gli ultimi novant'anni di storia del nostro paese, dal 1922 al 2011, si trovano due esempi della teoria di Augias, ovvero il periodo fascista di Mussolini e il recente periodo in cui la scena politica era dominata da Berlusconi. La risposta immediata è che siamo un popolo tendenzialmente nemico della libertà, seppur propenso all' arbitrio e all'atto illegale. I numeri da record in negativo di alcune pratiche divenute routine ne sono l'evidenza: evasione fiscale, abusi edilizi e deturpamenti dell'ambiente e del patrimonio del territorio. Si arriva anche alla compravendita dei voti. Una diffusa tendenza etica a lasciare correre e a minimizzare alcuni fatti che intaccano le libertà e i diritti civili in favore del singolo. Numerosi gli intellettuali della nostra storia che si sono interrogati su questa attitudine tutta italiana, da Leopardi a Carducci, fino a Gramsci che parlava di individualismo e di una totale assenza di idea di collettività su cui trovano terreno fertile le diverse forme di criminalità organizzata e di Mafia. Il disagio della libertà, di Augias, è un saggio che racconta e ci mette in guardia sulla nostra più pericolosa debolezza, che mina alla base l'idea di libertà intesa come riconoscimento e rispetto dei diritti di tutti.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 6 recensioni

Disagio e peso della libertà. Di G. Nicola-28 febbraio 2013

Questo libro di Corrado Augias andrebbe letto unitamente a quello di Gherardo Colombo "Il Grande Inquisitore - da I Fratelli Karamazov di Dostoevskij - Il Peso della Libertà". Leggerli entrambi aiuterebbe gli italiani a informarsi, ponderare e guardarsi intorno con senso critico.

La libertà del servo Di L. Anna-28 maggio 2012

Studio intelligente, interessante, originale, con molti riferimenti letterari, sociologici, economici, oltre che bibliografici per chi volesse approfondire a ritroso il lavoro di scavo che ha portato alla costruzione di questo libro. Lettura consigliata, per comprendere chi siamo, intesi come popolo, e il perché dei nostri difetti, diciamo così, "strutturali".

ApprofonditoDi o. martina-21 febbraio 2012

Il ritratto che Augias fa degli italiani non è di certo lusinghiero, però c'è più di un fondo di verità. Lo scrittore affronta tanti argomenti diversi, senza concentrarsi su uno in particolare ma passando da un pensiero all'altro in maniera molto ordinata e con uno schema ben preciso. C'è veramente da restare senza parole, certo Augias non ci racconta nulla che non sospettassimo già ma leggere la verità scritta nero su bianco è molto sconvolgente.

BeninoDi R. BENEDETTA-15 febbraio 2012

Augias non racconta nulla che non si sapesse già, sfrutta argomenti abbondantemente già trattati senza imprimere particolare originalità. Degna di nota, resta comunque la sua scrittura accurata che rende questo scritto fluido e abbastanza interessante, soprattutto per chi non ha mai avuto modo di leggere scritti di questo tipo e dunque ha un'aspettativa molto bassa.

Il disagioDi S. LUCIA-12 febbraio 2012

Purtroppo mi sono ancora una volta lasciata incuriosire dai titoli ben calibrati di Corrado Augias. Purtroppo perchè ogni volta ne esco profondamente delusa: non mi piace il modo di scrivere di Augias, troppo aulico, chiedendo scusa per il gioco di parole. Inoltre, non mi ritrovo nelle analisi fatte dall'autore e non sono d'accordo con le sue considerazioni. Gli italiani sono profondamente innamorati della libertà: forse troppo.

AugiasDi A. Biagio-9 febbraio 2012

Il libro -a mio parere- risulta ben scritto (Augias sa scrivere!), ma tratta un argomento ripetuto mille volte anche se verissimo. A volte penso che scrittori-giornalisti come lui non cercano novità ma preferiscono scrivere e argomentare su un terreno sicuro (almeno dal punto di vista delle vendite). Ma il libro va benissimo per chi sta cominciando a documentarsi da poco.