Il diritto di vivere di Patrizia Ciava edito da Croce Libreria

Il diritto di vivere

Collana:
OzioSapiente
Data di Pubblicazione:
1 aprile 2009
EAN:

9788864020150

ISBN:

8864020152

Pagine:
320
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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 6 recensioni

Da leggere!!Di m. Rosaria-10 giugno 2010

Bello!! Ho divorato il libro in 3 giorni. E' scritto molto bene, cattura il lettore dalla prima all'ultima pagina, con un finale a sorpresa. Un viaggio nella mente umana.

non solo psicologiaDi G. Giorgio-6 marzo 2010

Credo che descrivere questo romanzo come un libro che parla del disturbo bipolare sia molto riduttivo, perché affronta invece una infinità di problematiche, oltre ad essere molto piacevole da leggere, scorrevole e coinvolgente. Non è affatto dimostrato che il protagonista, Alessandro, soffrisse davvero del disturbo bipolare, visto che nel corso della storia diversi psichiatri gli fanno diagnosi in contrasto tra loro, e uno di loro avanza addirittura l ipotesi che sia sofferente di un disturbo di personalità borderline. Lui si sente diverso dagli altri giovani perché è più intelligente, più maturo, perché è cresciuto in paesi e ambienti diversi e ha difficoltà a farsi accettare. Il problema è che lui soffre di questa sua emarginazione e alla fine si convince di essere malato. Le medicine e gli psicofarmaci che gli prescrivono i medici finiscono col destabilizzarlo del tutto, anche perché lui li prende come se fossero caramelle e li sospende appena si sente meglio. Però rimane lucido e consapevole fino alla fine, e le sue motivazioni risultano sempre convincenti. I vari personaggi sono tutti interessanti dal punto di vista psicologico, con personalità ben distinte tra loro; alcuni sono più fragili e si aggrappano a un sogno, una aspirazione che diventa la loro ragione di vita, ma quando questa ragione di vita scompare loro crollano. Come Luca, per il quale Simona rappresenta il sogno, il riscatto da una vita modesta e scialba, ma quando lei lo lascia non trova più una ragione per andare avanti e crolla. Oppure come la madre di Trishia e Sandro che si è dedicata alla medicina per dimenticare la sua menomazione e cade in depressione quando non può più esercitarla. Interessante anche la parte che parla della manipolazione mentale all interno di alcune famiglie e di come i genitori riescono a condizionare i figli, a imporre delle regole sulle quali non si soffermano a riflettere ma pretendono siano rispettate solo perché imposte dalla società alla quale appartengono. Io definirei questo romanzo un libro che parla della condizione umana, del rapporto tra genitori e figli e descrive molto bene la influenza che i genitori hanno sulle scelte dei figli, e di come possono condizionargli la vita. L autrice fornisce piccoli spunti di vita quotidiana sui quali fermarsi a riflettere. A un certo punto il romanzo prendo anche le sembianze di un romanzo giallo e lascia il lettore con il fiato sospeso per scoprire cosa è accaduto davvero al protagonista. Insomma è davvero un bel libro, coinvolgente e commovente, non un noioso trattato di psicologia come sembrava dalla presentazione.

emozianante, commovente, coinvolgenteDi C. Viviana-16 gennaio 2010

E' un romanzo che emoziona, commuove e coinvolge. Parla della vita che tutti potremmo aver vissuto: gioie, dolori, drammi, avventure, amori, affetti sono raccontati in modo da farle vivere al lettore come fossero le proprie. Tanti gli argomenti trattati, dalla depressione bipolare alla manipolazione mentale, dal bullismo al maltrattamento delle donne all'interno della coppia, dal destino alla vita nell'aldila, il tutto condito con un pizzico di mistero e di giallo che lasciano con il fiato sospeso fino alla fine. Un libro veramente bello!

commoventeDi G. Valentina-3 novembre 2009

Bellissimo, toccante, commovente. Difficile leggere questo libro senza rimanerne emotivamente coinvolti.

Una storia universaleDi B. Monica-30 ottobre 2009

E' un libro che regala delle emozioni fortissime. E' uno di quei libri dove ad ogni pagina ci sarebbe qualcosa da sottolineare, perché è una storia universale, che riguarda tutti, che tutti potremmo aver vissuto e in cui tutti possiamo riconoscerci. La scrittura è fluida, scorrevole e piacevole. Le pagine trasudano il dolore, l'angoscia e la sofferenza dei protagonisti, ma anche la loro gioia e la spensieratezza degli anni della gioventù, il gusto di viaggiare, l'eccitazione nel vedere posti nuovi, il calore dell'amicizia, dell'amore. Soprattutto l'amore, coniugato in tutte le sue sfaccettature. I personaggi sono persone che potremmo aver conosciuto - anzi che abbiamo conosciuto - descritte nella loro interezza, con i loro pregi e il loro difetti, ma soprattutto con le loro debolezze. Personaggi a tutto tondo, veri, non stereotipi. Ho trovato particolarmente interessante una parte (sotto forma di dialogo con uno psichiatra) che descrive e spiega il condizionamento psicologico all'interno di alcune famiglie, che ricalca quello delle sette religiose. L'uso manipolatorio di alcuni meccanismi inconsci, come sensi di colpa e gratitudine, da parte di alcuni genitori (anzi molti genitori) nei confronti dei figli che impedisce loro di vivere come vorrebbero. C'è poi nel romanzo una nota di surreale e di fantastico che lo fa sembrare a volte sospeso tra sogno e realtà, teso a far risaltare il mistero della esistenza umana e di come l'amore possa superare ogni barriera, persino quella della morte. Un libro bellissimo, dolcissimo, pieno di umanità, che tocca il cuore nel profondo.

Ora anche nella Svizzera Italiana Di P. Manu-20 ottobre 2009

IL DIRITTO DI VIVERE (Patrizia Ciava) è apprezzato anche qui al nord, nella Svizzera Italiana. Secondo me è un libro bellissimo, ed é anche gradevole da leggere. Esprime amore e lealtà verso i propri cari, verso gli amici e verso il prossimo, parla di valori che purtroppo trovano sempre meno spazio nella società d'oggi. Sono rimasto affascinato da come la scrittrice si muove attraverso 40 anni di storia vissuta, descrivendola come sesi trattasse del presente: é avvincente, una pagina tira l'altra. senza che tu te ne accorga. E' uno scritto che emana freschezza e bellezza interiore, ma è anche una lettura capace di accenderti e tenerti viva la fantasia, lasciandoti dentro delle belle sensazioni, anche nei passaggi più tristi. L'ho letto ed é stato come vivere la storia a fianco di chi l'ha scritta: davvero appassionante, da non perdere. A mio parere potrebbe diventare anche un film di successo. Fatemi sapere che cosa ne pensate, e soprattutto se anche a voi pare adatto ad una sceneggiatura. Emanuele (da Lugano)