Un dio morto così giovane

Il libro nasce da una interrogazione: perché e come si può amare Cristo, il Dio morto giovane. Non come un personaggio, risponde l'autore. E neppure come una idea. Non come una figura esemplare, non come un uomo giusto, non per il bene che ha fatto. L'autore afferma di non credere e un modello d'amore e di giustizia che non sia incarnato e che non sia personale perché lo stesso Gesù ha amato soltanto uomini e donne malati d'amore, come Maria Maddalena e forse Giuda. Ed è in questo amore estremo, nell'ansia che ciascuno è chiamato ad incarnare per ognuno, che risiede quella giovinezza che ciascun uomo deve all'altro e a se stesso. Una giovinezza che non tramonterà mai: la giovinezza dell'amore, del coraggio, della pietà, della dolcezza. Un libro appassionato per riflettere sul senso di una fede.