Il dilemma dell'onnivoro. Cosa si nasconde dietro quello che mangiamo di Michael Pollan edito da Giunti Editore

Il dilemma dell'onnivoro. Cosa si nasconde dietro quello che mangiamo

Collana:
Y
Traduttore:
Bartocci M.
Data di Pubblicazione:
26 gennaio 2011
EAN:

9788809746077

ISBN:

8809746074

Pagine:
352
Formato:
brossura
Argomenti:
Temi sociali (bambini e ragazzi), Temi personali e sociali: corpo e salute (bambini e ragazzi)
Età consigliata:
14 anni
Acquistabile con la

Descrizione Il dilemma dell'onnivoro. Cosa si nasconde dietro quello che mangiamo

Da dove vengono i cibi che ingeriamo? Che cosa stiamo mangiando davvero? Michael Pollan decide di improvvisarsi "detective del cibo" per conoscere l'evoluzione e i segreti nascosti dietro quello che si mangia, dal seme al frutto, dalla storia del "cibo con una faccia" alla carne lavorata e anatomicamente irriconoscibile. Inizia così una ricerca che lo porta a conoscere varie realtà, dalla produzione industriale a quella dei produttori diretti. Fast food, supermercati, fabbriche, macelli e piccole fattorie diventeranno il terreno della sua instancabile marcia verso la consapevolezza. In questo viaggio pieno di scoperte ma anche di incertezze, Pollan dovrà affrontare molte esperienze che lo metteranno a dura prova, dovrà combattere e accettare compromessi, dovrà forzare la sua indole e imparare a cacciare e a uccidere per nutrirsi. Alla fine però ritroverà la strada di un rapporto diverso con madre natura e sarà in grado di scegliere come comprare, cucinare e mangiare. La sua ricerca si conclude con un menu a quattro portate dove finalmente quello che c'è nel piatto non è più un dilemma ma la storia appena raccontata. Adattato in questa versione per giovani adulti da Richie Chevat.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 4 recensioni

Mangiare con consapevolezzaDi P. Angie-20 luglio 2011

Un libro utile e interessante, di piacevole lettura e sconvolgente, che riesce a fare luce su ciò che veramente mangiamo e sulla sua provenienza. Tutti dovremmo leggere questo libro per diventare più consapevoli e responsabili della nostra nutrizione. Un libro denuncia il cui unico difetto è parlare principalmente degli Stati Uniti. Mi piacerebbe un libro sul cibo in Italia, anche se probabilmente sarà la stessa cosa.

Pesante.Di C. Romina-6 luglio 2011

Sarà anche bello ed interessante, ma è di una pesantezza veramente notevole. Non sono riuscita a finirlo perché mi stava davvero facendo passare il piacere della lettura e, quando è così, è bene stopparsi e prendere in mano qualcosa di più leggero. Ad ogni modo lo consiglio a chi è veramente interessato a ciò che mangiamo ogni giorno. Armatevi di pazienza, però.

Il dilemma dell'onnivoroDi D. Sonia-5 febbraio 2011

Non è facile riuscire a leggere un libro del genere e poi affrontare il cibo con serenità, ma allo stesso tempo ci si rende conto che la lunga ricerca che ha impegnato Pollan per scrivere questo libro è stata condotta in territorio americano, in allevamenti americani, su cibo americano. E, anche se ormai la globalizzazione ci ha coinvoliti tutti, credo ci si possa allontanare dalle sue ricerche e pensare che qui è ancora possibile trovare cibo che sia vero cibo.

Siamo tutti maisDi P. Sara-22 gennaio 2011

Quattro diversi pasti scandiscono la scoperta del cibo del giornalista Michael Pollan: un pasto industriale, un pasto biologico industriale, un pasto sostenibile locale, un pasto da cacciatore e raccoglitore: meglio sugellano le varie fasi di un'indagine che lo porta a scoprire davvero cosa viene messo in tavola, dal chicco al prodotto finito, dal cucciolo alla bistecca: attraverso le infinite maniere di trattare, dissezionare, modificare, convertire il cibo, Pollan svela che se siamo quello che mangiamo, in realtà non sappiamo cosa siamo, dato che viviamo nell'ignorando quello che mettiamo in tavola. E' così di certo per il pasto industriale, che dal McDonald scende a inglobare la stragrande maggioranza dei prodotti da supermercato, talmente trasformato da mantenere ben poca memoria del materiale di partenza e insieme coltivato o allevato secondo metodi che, se venissero resi noti, indurrebbero la maggior parte della gente a fuggire a gambe levate, nutrimento di colossali industrie ben prima che dell'ignaro cliente; lo è in parte il pasto industriale biologico, che davanti all'occhio acuto di Pollan svela segreti che non avremmo immaginato, squarciando il velo che avvolge la denominazione "biologica"; riflette sui vantaggi e gli svantaggi di allevamento e coltivazione in loco e sulla sofferenza che l'onnivoro infligge ad altre creature per nutrirsene; e, infine, torna alle origini e caccia da sé il proprio pasto. Sebbene alcuni degli scenari descritti siano tipicamente americani (penso agli sterminati campi per l'ingrasso del bestiame, alle distese infinite di mais, la pianta che ha vinto, colonizzando il mondo), non si riesce a guardare un supermercato con gli stessi occhi dopo la lettura di questo saggio, appassionante spesso come un romanzo e capace di scatenare emozioni altrettanto forti: a testimonianza di quanto siamo profondamente legati a quello che mangiamo. Una breve nota finale: l'edizione è piacevolissima da tenere in mano e le informazioni presentate con la chiarezza impeccabile tipica degli anglosassoni; una nota di merito in più all'editore, per quanto mi riguarda, va per l'aver tenuto il prezzo assolutamente accessibile, cosa che non si può purtroppo dire dell'edizione per adulti. Perché commento il prezzo, cosa che faccio raramente? Perché credo che sia importante diffondere questo libro fra i ragazzi, nelle scuole, nelle biblioteche: in un'epoca di disturbi alimentari striscianti come la nostra conoscere è il primo modo per raggiungere consapevolezza ed evitare le mille e più trappole che il cibo ci tende.