In difesa delle cause perse. Materiali per la rivoluzione globale di Slavoj Zizek edito da Ponte alle Grazie

In difesa delle cause perse. Materiali per la rivoluzione globale

Collana:
Saggi
Edizione:
3
Traduttore:
Arruzza C.
Data di Pubblicazione:
30 aprile 2009
EAN:

9788862200073

ISBN:

8862200072

Pagine:
640
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione In difesa delle cause perse. Materiali per la rivoluzione globale

La rivoluzione globale è una causa persa? I valori universali sono reliquie di un'età perduta o di un'epoca superata? Per paura dell'orrore totalitario che abbiamo alle spalle, siamo costretti a rassegnarci a una misera terza via fatta di liberismo in economia e di pura amministrazione dell'esistente in politica? Nella sua opera maggiore degli ultimi anni, che ha acceso feroci controversie nel mondo inglese e ne ha consacrato il successo presso un vasto pubblico, il cecchino filosofico Slavoj Zizek mira all'ideologia regnante, sostenendo che dobbiamo invece riappropriarci di numerose "cause perse" e cercare un nocciolo di verità nelle politiche totalitarie della modernità. Perché se è vero che i Terrori di Robespierre, di Mao e dei bolscevichi si sono rivelati catastrofici fallimenti, questo giudizio non racconta tuttavia l'intera storia: in ciascuno di essi è presente un'aspirazione di "redenzione", che va del tutto persa nelle società liberaldemocratiche, con il loro (proclamato) rifiuto dell'autoritarismo e la loro (ipocrita) esaltazione di una politica soft, consensuale e decentralizzata. Le ricette? Zizek non lesina massimalismi e ripropone in declinazioni contemporanee, ma senza attenuazioni le categorie di giustizia rivoluzionaria e uguaglianza universale. Il risultato è una salutare staffilata d'utopia, un balsamo di rara forza per i nostri giorni angusti e le nostre menti rese asfittiche dal pensiero unico, un libro capace di guardare con occhi nuovi ai più vari fenomeni culturali e politici del mondo d'oggi e di farci "pensare l'impensabile" con strumenti impensati. Un libro che rischia molto, certo, e che sfida la possibilità della disfatta, in nome di quanto scriveva Samuel Beckett in Worstward Ho : "Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio".

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4 di 5 su 2 recensioni

Libro degno di nota Di B. Gabriele-1 dicembre 2013

Scritto da un Filosofo stravagante proveniente da un passato oscuro in una cecoslovacchia sovietica, il romanzo tratta il decadimento dei valori sociali, morali e politici che vengono imposti dalla società: organismo effimero che "trasforma il piacere della felicità in una felicità obbligatoria". Secondo Zizek, solo comprendendo a pieno il meccanismo pratico delle cose si può apprezzarle a pieno. Consigliato a tutti i lettori che cercano stravaganza combinata ad una filosofia moderna.

In difesa delle cause perseDi r. franco-8 ottobre 2010

Un libro strano per un autore eccentrico ed eclettico.Lo svolgimento argomentativo oscillante soprende il lettore nei suoi cambiamenti tematici inaspettati La prima metà merita il massimo dei voti.L'autore si concentra sull'intellettuale impegnato (prendendo a modello Heidegger!), si concentra sulle figure di Robespierre, Mao, Stalin e con continue provocazioni e critiche propone una lettura (in entrambi i sensi: sua personale e del lettore) scorrevole e divertente.L'enorme capitolo sul populismo mi ha annoiato, pesantemente. La prosa rimane quella di un filosofo, e per questo in buona misura ama essere leggermente incompreso. Facendo riferimento continuo a Lacan, autore che conosco pochissimo.L'ultimimissimo capitolo riprende in un ascesso di praticità e conclusionalità la china di un discorso che si stava perdendo.Se qualcuno mi chiedesse di cosa parla questo libro, non saprei che rispondere. Ma è sicuramente molto bello.