Per dieci minuti

Romanzo carino, dalla lettura veloce e scorrevole. Centro della storia è un gioco terapeutico inventato dallo psicologo di Chiara, donna giunta a un bivio nella sua vita: non ha più un lavoro, non ha più un marito, non ha più neanche la casa che tanto ha amato e dov'è cresciuta. Quindi, ecco l'inizio dell'esperimento: fare per dieci minuti al giorno una cosa nuova, mai fatta prima. Lo spunto è buono, la narrazione è leggera e avvincente, belli anche i messaggi che l'autrice lascia trasparire. Unica pecca: i temi della Gamberale sono un po' ricorrenti.

Questo libro della Gamberale trae spunto dalla storia di una donna che, depressa per essere stata abbandonata dal marito e aver perso il lavoro, si rivolge a una psicoterapeuta che le suggerisce di fare ogni giorno, per 10 minuti, qualcosa che non aveva mai fatto prima. È molto interessante vedere come la protagonista con questa tecnica pian piano cambi, maturi e scopra (o riscopra) cose e persone che le sono sempre state intorno e che non aveva mai notato o apprezzato prima. Mi ha incuriosito molto vedere che cosa sarebbe stata capace di inventarsi, giorno per giorno, e l'ho letto rapidamente: peccato che i circa trenta capitoli in cui è diviso il libro (un capitolo per ogni giorno) siano finiti troppo presto...

Un libro molto carino, lettura soft che si divora in una serata. Descrive un'esperienza bizzarra, ma che è un modo per riprendersi la propria vita e rendersi consapevoli dei propri errori prendendo spunto da tutto ciò che... non abbiamo fatto. Alla fine del libro tutti si troveranno a riflettere sui propri 10 minuti! E soprattutto, questo romanzo insegna che quando tutto quello che abbiamo inseguito e costruito sembra perduto e finito, invece ci rimane una vita, la nostra, piena zeppa di persone, cose, sentimenti che ci regaleranno ogni giorno 10 minuti e più di nuove esperienze.

Il nuovo romanzo di Chiara Gamberale "per dieci minuti" è piuttosto deludente, anche se l'idea di fondo è veramente carina. Purtroppo delude la continua ripetizione degli stessi concetti. Un libro che si legge in un paio d'ore, ma che dopo un po' stanca per la mancanza di spessore. I temi che la scrittrice affronta in questo romanzo sono i temi tipici di Chiara Gamberale: l'abbandono sentimentale, il rapporto difficile con il cibo, la vita in una grande città, insomma: purtroppo niente di nuovo sotto il sole!

In dieci minuti si può fare di tutto, dal camminare all'indietro per strada a mandare una valanga di sms, da una lezione di scuola guida alla preparazione dei pancake. Dieci minuti da dedicare a se stessi e non agli altri, alla propria interiorità, alla propria felicità, a una riflessione su tutto ciò che abbiamo avuto nella vita, ciò che non abbiamo avuto e ciò che vorremmo. Il tempo per capire e riflettere sui rapporti che abbiamo con le persone che ci circondano e ci amano (ciascuna a suo modo). Chiara riscopre la sua individualità, soffocata da un rapporto con il marito che è intenso ma troppo abitudinario, un rapporto in cui non ci sono più sorprese né scoperte ma la routine della vita e dei sentimenti, il sacrificio di se stessi per l'altro. Appunto dieci minuti per ritrovare ciò che si è perduto.