Diary
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Piccola biblioteca oscar
- Traduttore:
- Colombo M.
- Data di Pubblicazione:
- 13 maggio 2008
- EAN:
9788804577300
- ISBN:
8804577304
- Pagine:
- 288
- Formato:
- brossura
Descrizione Diary
Da quando ha sposato Peter, enigmatico compagno di corso alla scuola d'arte, Misty è venuta ad abitare sull'idilliaca Waytansea lsland. Ora Peter, dopo un oscuro tentativo di suicidio, giace in coma all'ospedale. E Misty tiene un diario per quando (semmai) tornerà alla coscienza. Ma - trattandosi di un'opera di Chuck Palahniuk - è inevitabile che il contenuto del diario sia molto bizzarro: misteriosamente cominciano a sparire una dopo l'altra alcune stanze dalle case per le vacanze della zona che Peter aveva ristrutturato. Misty, con l'aiuto di un grafologo, scopre che sulle pareti delle stanze (in realtà murate) sono stati scribacchiati dei messaggi terribili e minacciosi che a poco a poco svelano verità sconvolgenti su di lei e sul suo destino.
Recensioni degli utenti
Impressionante-1 febbraio 2017
I romanzi di Chuck Palahniuk sono sempre decisamente al di sopra delle righe, ma nel caso di questo ci troviamo di fronte a un vero e proprio teatro dell'assurdo. Le vicende narrate non potrebbero essere più lontane da una possibile realtà. L'autore utilizza, come tipico del suo stile, una scrittura molto semplice, concisa e chiara. Ciò che non risulta però spesso chiaro è l'intreccio della trama. Viene dato maggior spazio a ciò che pensano i personaggi, rispetto al susseguirsi cronologico delle vicende narrate. Consigliato a tutti coloro che abbiano voglia di leggere un libro fuori dagli schemi.
Originale-29 maggio 2012
Bello, dissacrante, sempre sopra le righe, come tutti i libri di Chuck. L'idea iniziale, quella di un diario scritto per il marito in coma, poteva essere banale ma l'autore riesce a trasformarla in qualcosa di irriverente, anticonformistico e, come suo solito, diverso. Il linguaggio, i suoi tormentoni sono sempre fenomenali.
Diary.-6 marzo 2012
Lo stile visionario di Palahniuk è inconfondibile. In Diary l'ho trovato meno odioso del solito. Probabilmente perchè, pur mantenendo il suo linguaggio trash, il suo cinismo portato all'eccesso, pur descrivendo dei personaggi la cui vita tocca vette di miseria difficilmente raggiungibile, in Diary riesce a scrivere una storia che almeno ha un senso. E' un horror, ne più, nè meno.
Particolare -31 agosto 2011
Palahniuk ci presenta una nuova storia interessante e un pò particolare. Il libro parla principalmente di una donna la cui vita si vede stravolta quando scopre uno sconcertante segreto che comprende tutti gli abitanti della sua isola. Inizialmente il racconto sembra non avere niente di particolare ma posso assicurare che più si va avanti più diary si fa appassionante.
Un buon libro-21 luglio 2011
Sicuramente un gradino sotto Fight Club e Rabbia ma un gradino sopra Invisible Monsters. Mantiene sempre una capacità di coinvolgere non indifferente con un'accelerazione narrativa nell'ultima parte veramente incredibile. Anche il finale non è assolutamente male. Una lettura piacevole per chi ama Palahniuk.
Diary-22 novembre 2010
Questo libro è stato visto come l'inizio della parabola discendente di Palahniuk. Secondo me invece, sebbene un po' sotto tono e sebbene non presenti grandi innovazioni rispetto ai predecessori, Diary risulta assai godibile, con un'atmosfera sospesa molto caratteristica e molto affascinante.