Diario di un lettore

Il titolo non inganna, è effettivamente un diario dello scrittore andaluso, si tratta di compagni di viaggio che riappaiono nell'esperienza di chi li ritrova (e dunque li rilegge) e che lo aiutano a decifrare quell'altro libro così complesso e spesso incomprensibile che è il mondo della vita. Dunque, non un canone per quanto ve ne siano elementi come il semplice fatto che ognuno degli eletti rappresenta un punto fermo per il lettore e critico Manguel nemmeno un saggio di letterature comparate o di esegesi testuale, ma certamente un'opera dalla struttura complessa, dove di continuo chi legge non fugge dal mondo, ma ritrova sulla carta risposte (imprevedibili) alle domande che l'uomo che vive si pone di continuo: si pensi alla rete di richiami -tra L'invenzione di Morel e il ritorno in Argentina in piena crisi. Ma non è solo l'Argetina: c'è la guerra in Iraq e tanti altri momenti della storia di quegli anni. Manguel non è chiuso nella sua biblioteca come se fosse una torre di avorio. Anzi si ricorda di continuo ilo mondo circostante. Non solo la sua vita potrebbe essere condensata in un diario fatto esclusivamente di citazioni, ma anche la vita del mondo subisce lo stesso processo di produzione di senso all'interno dell'universo di una biblioteca. Detto ciò, vi sono pure pagine di squisita analisi letteraria come quelle sulle Affinità elettive o sul Don Chisciotte. E molto altro ancora molto belle le immagini dedicate ai lavori di ristrutturazione della sua casa nella campagna francese e di allestimento della sua biblioteca e il suggerimento di autori che vien voglia di andare a ritrovare in libreria: la giapponese Sei Sh333; nagon e il brasiliano Machado de Assis.

Lettura da affrontare con la massima calma... L'ideale sarebbe ripercorrere i passi dell'autore (bibliofilo appassionato) e affrontare insieme a lui la lettura degli stessi testi, confrontando poi sensazioni e riflessioni.