Descrizione A destra tutta. Dove si è persa la sinistra?
Tutte le forze che hanno governato la Prima repubblica si trovano oggi all'opposizione. Gli eredi di grandi culture politiche appaiono in pieno disorientamento. Per la prima volta nella storia dell'Italia repubblicana un partito di centrodestra si insedia nella società e diventa governo del Paese, in alleanza con quel genuino prodotto della "nuova" Italia che è la Lega. Sul versante opposto, un desolante vuoto di idee attraversa il Partito democratico. Biagio de Giovanni, che si definisce un "apolide della sinistra", mette in luce le ragioni che hanno determinato questo stato di cose e prova a ricostruire le vicende dell'Italia politica di oggi: la scomparsa della questione meridionale dall'agenda politica e l'affermazione di una questione settentrionale; il revisionismo politico e quello storiografico; le visioni dell'Europa; il "divisionismo" che affligge il nostro Paese; l'incapacità della sinistra di analizzare l'avversario nella sua vera consistenza; il problema delle classi dirigenti. Alla ricerca dell'araba fenice che si chiama PD, di quel mondo svuotato che si chiama sinistra italiana.
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A destra tutta-28 settembre 2011
Ex comunista tenta di dare un quadro coerente della disfatta della sinistra italiana nell'ultimo decennio, giustificata è l'intenzione di voler spiegare il successo della destra italiana non solo e non tanto a livello di risultati elettorali ma soprattutto di rapporti di forza, mentalità, spirito dei tempi, senza ricorrere a un atteggiamento deprecatorio ed esorcistico. Richiamandosi allo sguardo del Machiavelli dei "Discorsi" (e ancor più a un hegelismo di fondo) , De Giovanni non percorre la strada della condanna, ma quella dell'analisi oggettiva. Che vi riesca però è un altro paio di maniche. Né la diagnosi, né tanto meno la terapia convincono fino in fondo. Ma il problema resta - e le domande pure.