Un destino di sfida
- Editore:
Gargoyle
- Traduttore:
- Staglianò F.
- Data di Pubblicazione:
- 28 agosto 2008
- EAN:
9788889541227
- ISBN:
8889541229
- Pagine:
- 619
- Formato:
- rilegato
- Argomento:
- SAGHE
Trama Un destino di sfida
Siamo in Austria all'inizio degli anni '20. Sfuggito alla prigione nella Russia post-rivoluzionaria, Saint-Germain si imbatte in un'orfana di sette anni, Laisha, e !a porta con sé nel suo castello in Baviera; divenutone di fatto il tutore, sperimenta per la prima volta nei suoi 4000 anni qualcosa di molto simile alla paternità. Vede così Laisha crescere da bimba spaventata a splendida e vivace fanciulla. Viaggiando di frequente nelle maggiori città d'Europa, la coppia prende visione di un mondo che sta vivendo grandi cambiamenti e in cui la nobiltà terriera è ormai agonizzante, mentre il nazismo bussa alla porta. Tre donne incrociano il cammino del conte: una duchessa russa rifugiata a Parigi, un'avvenente giovane vedova minacciata dall'arroganza del nuovo potere che va affermandosi in Germania, e Madeleine de Montalia, la donna con cui il vampiro condivide la propria natura e il proprio segreto. Dopo che è stato commesso un crimine orribile, Saint-Germain sarà costretto a entrare in azione, con un gesto disperato che potrebbe avere come esito, perfino per lui, la vera morte.
Recensioni degli utenti
Un vampiro nel '900-17 luglio 2014
L'ennesima avventura del conte Ragoczy e del suo fido servitore Roger ambientata, questa volta, al tramonto della Grande Guerra. Un libro che a tratti può turbare per le descrizioni crude di alcune situazioni, dalla fuga dalla Russia fino al rocambolesco arrivo nel castello del centro Europa. Il protagonista è sempre perfetto, sempre imperturbabile nei suoi abiti eleganti e nei suoi tacchi pieni di terra del paese natio. Ma forse lui non dimentica, in questa apparente perfezione, la sua componente umana, anche se i suoi occhi sono asciutti perché non ha lacrime per piangere.
Un destino di sfida-7 luglio 2011
Non mi piace dover stroncare un libro un opera così pesantementew. Pur cosciente della pochezza letteraria (come degli altri titoli della signora Yarbro) ci sono quei due o tre colpi maestri che alla fine hanno la meglio sulle mie ritrosie: St. Germain è un personaggio troppo elegante, aristocratico ed intenso per non fare breccia nel mio sentimentalismo retrò; la sua capacità di levarsi dagli impicci è tipica di tutti quei personaggi ottocenteschi con cui sono cresciuta fin da bambina e per quanto prevedibile è quasi un balsamo a confronto con tutte le difficoltà e i tormenti che ci investono quando leggiamo storie di eroi più moderni. In più, il suo caparbio senso di vendetta calma il mio sfrenato senso di giustizia-a-tutti-i-costi: sebbene lo so distante da ogni possibile realtà (almeno per quanto è concesso a noi comuni mortali) è anche vero che proprio per questo lo ammiro e mi appaga tutte quelle volte che mi concedo una lettura d'evasione come questa.
Un destino di sfida-7 aprile 2011
Concedetegli una seconda occasione, anche se vi ha fatto una cattiva prima impressione. Eppure alla fine dà soddisfazione. Almeno a me. Pur cosciente della pochezza letteraria di quest'opera (come degli altri titoli della signora Yarbro) ci sono quei due o tre colpi maestri che alla fine hanno la meglio sulle mie ritrosie: St. Germain è un personaggio troppo elegante, aristocratico ed intenso per non fare breccia nel mio sentimentalismo retrò; la sua capacità di levarsi dagli impicci è tipica di tutti quei personaggi ottocenteschi con cui sono cresciuta fin da bambina e per quanto prevedibile è quasi un balsamo a confronto con tutte le difficoltà e i tormenti che ci investono quando leggiamo storie di eroi più moderni. In più, il suo caparbio senso di vendetta calma il mio sfrenato senso di giustizia-a-tutti-i-costi: sebbene lo so distante da ogni possibile realtà (almeno per quanto è concesso a noi comuni mortali) è anche vero che proprio per questo lo ammiro e mi appaga tutte quelle volte che mi concedo una lettura d'evasione come questa.