Despero di Gianluca Morozzi edito da Guanda

Despero

Editore:

Guanda

Data di Pubblicazione:
6 settembre 2007
EAN:

9788860880680

ISBN:

8860880688

Pagine:
211
Formato:
brossura
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Trama Despero

Una band musicale, i Despero, e il chitarrista Kabra, che è anche il peggior chitarrista del mondo. Ma in una sola sera, una sera di giugno, Kabra compone la sua prima vera canzone, arrivata quasi dal nulla, e si innamora disperatamente della bella e spigolosa Sarah. Che si innamora a sua volta di Zanna, il bellissimo e carismatico bassista dei Despero, nonché migliore amico di Kabra. La vita del chitarrista è cambiata improvvisamente: è l'inizio di una vicenda che si dipana per dodici anni, dal 1988 al 2000, anni di rock scalcinato e amore platonico, con i Despero a calcare palchi improbabili e ad azzuffarsi con la band rivale degli Zeronero, e il tenero Kabra a scrivere lettere mai spedite per Sarah, eterna amica che a un certo punto entrerà anche a far parte dei Despero. E poi, dieci anni dopo, l'imprevisto: una ballata melensa composta da Kabra quasi per scherzo diventerà il grande successo del gruppo, trascinando il chitarrista a una notorietà inattesa e non del tutto desiderata, e portando a un delirio di onnipotenza il tormentato Zanna. Il gruppo si spacca, Sarah finisce per diventare la bassista degli odiati Zeronero, Kabra e Zanna vivono nella band da separati in casa. Tutti gli elementi, il rapporto tra Kabra e Zanna, il destino dei Despero, l'amore per Sarah, le lettere non spedite, finiranno per convergere in un ultimo, catastrofico tour in Irlanda...

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 4 recensioni

Divertente e amaroDi a. gianmarco-8 maggio 2012

Romanzo d'esordio per Morozzi e sin da questo emergono tutte le caratteristiche che lo renderanno celebre e che poi si ritroveranno in numerosi altri suoi scritti e cioè il protagonista un pò scocciato che suscita immensa tenerezza, la scrittura levigata ma al tempo stesso intensa che ti prende sin da subito e che scorre in maniera molto gradevole ed infine la passione per la musica. Ottimo passtempo che purtroppo termina forse troppo in fretta. Comunque Morozzi è uno scrittore cha va letto a prescindere.

DesperoDi L. Alberto-5 agosto 2011

Il suo primo che lessi, in ordine cronologico è il terzo che ha scritto, qualche debito verso la scrittura alla Nick Hornby, ma glielo concedo. E poi una grande Bologna, con i suoi sapori, colori, suoni e luci. Una voglia ed un'incapacità di crescere. Allegro anche quando è triste. Questo romanzo racconta la storia di Kabra, il peggior chitarrista del mondo, e dei suoi due grandi amori: i Despero (la sua band) e Sarah, la ragazza che ama in segreto per dodici anni. Dodici anni di furori rock e sconforti sentimentali, concerti disastrosi e speranze disilluse, fino all'inevitabile conclusione. Dodici anni di amore e chitarre, sullo sfondo di una Bologna che cambia, dal 1988 ai giorni nostri, anni di rock scalcinato e amore platonico, con i Despero a calcare palchi improbabili e ad azzuffarsi con la band rivale degli Zeronero, e il tenero Kabra a scrivere lettere mai spedite per Sarah. Ho amato l'ironia e poi è infarcito di citazioni musicali, di rock duro, della vita dura dei reietti ai limiti della sopravvivenza perché portano avanti il loro credo: in questo caso suonare, suonare e suonare.

DesperoDi G. Valeria-20 novembre 2010

E' la storia di Cristian Cabra, alias Kabra, il peggior chitarrista del mondo, come lui stesso si definisce, è una storia di Amicizia, una storia di Amore, una storia di Musica, una storia di cambiamenti, una storia di valori.. Leggerezza, ironia, malinconia, rabbia, lucidità, sensibilità, passione.. Questi sono gli ingredienti di questo libro che mi ha letteramente conquistata!

DesperoDi c. lorenzo-28 ottobre 2010

“Despero” è il primo romanzo scritto da Gianluca Morozzi ed è un bel romanzo: ironico, tenero, pieno di alcol, di sesso, di rock&roll e di disperate speranze. Il mio unico problema è che l’ho letto DOPO l’ultimo libro dello stesso Morozzi ossia "Colui che gli dei vogliono distruggere" (altro bel romanzo ironico, tenero, pieno degli ingredienti succitati) ma che è lo stesso identico romanzo (significa proprio stessi identici personaggi, stessa trama, stesse atmosfere!) solo riscritto in chiave di “fumetto supereroistico”. Caro Gianluca, pur rinnovandoti i sensi della mia stima e della mia simpatia, ritengo ci sarebbe voluta almeno l’avvertenza in sovracopertina: “Da non leggere se…” come sui pacchetti di sigarette. Quando riscriverai lo stesso romanzo in chiave horror o rosa o gialla, per favore pensaci.