Denti bianchi
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar contemporanea
- Traduttore:
- Grimaldi L.
- Data di Pubblicazione:
- 23 novembre 2009
- EAN:
9788804595090
- ISBN:
8804595094
- Pagine:
- 546
Trama Denti bianchi
Due famiglie, i Jones e gli Iqbal, le cui vite sconclusionate racchiudono gli ottimismi e le contraddizioni del secolo appena concluso. Archie Jones è un tipico proletario inglese, mentre il suo migliore amico è il bengalese e mussulmano Samad Iqbal. Si sono conosciuti su un carrarmato alla fine della Seconda guerra mondiale, diretti a Istanbul e ignari del fatto che la guerra era già finita. Riunitasi a Londra trent'anni dopo, questa coppia improbabile si ritrova coinvolta nel ciclone politico, razziale e sessuale di quei tempi.
Recensioni degli utenti
Lo spaesamento degli immigrati -12 maggio 2012
Bello, umoristico, divertente e ironico. In una Londra moderna dove stranieri e, figli di stranieri, trovano il loro conflitto culturale. Gli uni troppo immersi nelle loro radici preoccupati per quei figli troppo "inglesi", gli altri troppo diversi per essere considerati "inglesi puri" ma troppo inglesi per sentirsi alienati. Un romanzo che si occupa con ironia e un pizzico di cinismo le difficoltà che queste nuove generazioni di europei devono affrontare.
Denti bianchi-11 agosto 2011
Molto prolisso, magari se si fosse tagliato qualcosa sarebbe stato meglio, e quando si allunga, il brodo perde un po' di sapore. Fin quando si mantiene a livello narrativo sugli incontri-scontri interrazziali in un lunga Londra (lunga nel tempo, dalla seconda guerra mondiale al 2000) si riesce a seguire. Poi deve finire e non avendo le idee chiarissime ingarbuglia un po'. Si ritrova la sua atmosfera di casa (questo misto di culture, un po' di Giamaica e l'immancabile India), si perde alla fine un po' di magia. Alcune frasi: "sono le lettere, più ancora dei baci, ad unire le anime" "se fossi un indù, penserei che ci siamo incontrati in una vita precedente".
Denti bianchi-9 luglio 2011
Stupisce che l'autrice lo abbia scritto quando ancora non aveva che vent'anni. Il libro infatti è scritto con grande maestria, grande proprietà di linguaggio ed anche con una notevole capacità di comunicare riflessioni ed osservazioni spesso tutt'altro che banali. Non capisco tutta la serie di recensioni che riguardano la farraginosità della trama, la difficoltà incontrata nella lettura del romanzo, ecc... Mi sembra infatti di aver letto un altro libro. Il maggior pregio che ha questo libro è proprio l'estrema scorrevolezza della prosa dell'autrice, la capacità che ella ha di non annoiare mai ma anzi di mantenere ben desta la curiosità del lettore su quello che succederà nella prossime pagine. Mi viene a volte da chiedermi che tipo di libri leggano le altre persone che lasciano commenti su questo sito. Prima di intraprendere la lettura di questo libro mi aspettavo un altro Pynchon (magari, e molto probabilmente, non riuscito) , mi sono invece ritrovato a leggere un romanzo semplice ma molto ben scritto. La storia poi è molto interessante, parlando della vita quotidiana dal punto di vista degli immigrati, il loro problema ad integrarsi, ma anche il loro problema a non perdere le loro radici culturali e storiche, ed ecco che allora ciascuno reagisce ed agisce a proprio modo. Credo proprio che leggerò anche gli altri libri di questa splendida autrice.
Appassionante-16 dicembre 2010
"Denti bianchi" è un piccolo gioiello che ci racconta le dimaniche dell'integrazione bengalese a Londra. Tra conflitti generazionali e riflessioni, la lettura scorre piacevole e appassionante, facendo immedesimare completamente il lettore. Unica pecca è il finale, che poteva essere sviluppato meglio, ma per il resto lo consiglio di cuore a coloro che si vogliono fare una bella lettura d'intrattenimento, non troppo pretenziosa, che però al tempo stesso faccia anche riflettere.
Denti bianchi-3 dicembre 2010
Una storia di culture diverse che si incontrano e che si scontrano, non è una "guerra" ma è uno scambio di usi e costumi. Scritto molto bene.
Denti bianchi-15 novembre 2010
Il libro mi è piaciuto moltissimo per tutto il suo corso, ma il finale è stata un'autentica delusione.. Mi aspettavo molto ma molto meglio, mi è sembrato che l'autrice non sapesse come uscire dalla situazione che aveva creato, che avesse messo troppa carne al fuoco. Però per il resto mi è piaciuto molto, il senso dello humour e del grottesco dell'autrice mi è piaciuto, il refrain dei volantini che tutti distribuiscono a tutti è veramente surreale. Peccato per il finale.