Il delitto perfetto. La televisione ha ucciso la realtà?
- Editore:
Raffaello Cortina Editore
- Collana:
- Scienza e idee
- Traduttore:
- Piana G.
- Data di Pubblicazione:
- 1 Marzo 1996
- EAN:
9788870783872
- ISBN:
8870783871
- Pagine:
- 170
- Argomento:
- Filosofia occidentale: dal 1900
Descrizione Il delitto perfetto. La televisione ha ucciso la realtà?
Scrittura, calcolo, immagine, informazione: la storia della rappresentazione del mondo sembra arrivata al suo compimento e il mondo sta scomparendo, inghiottito dalla sua immagine riprodotta, come fosse un buco nero. E' questo il "delitto perfetto" di cui parla il testo, la "risoluzione anticipata" del mondo per clonazione della realtà e sterminio del reale da parte del suo doppio. Che fare dunque? Bruciare la televisione o sparare a delle immagini virtuali, come fa lo sfortunato eroe di Videodrome di Cronenberg? Per fortuna, come insegna Sherlock Holmes, il delitto perfetto non esiste: in ogni crimine c'è un dettaglio che stona. Sta al lettore di Braudillard scoprirlo.
Recensioni degli utenti
perfetto?-22 Settembre 2010
Delitto perfetto"... no, non è il titolo di un nuovo libro giallo, ma quello di una satira verso l'universo mediale,verso la televisione che sempre di piu sta uccidendo la realtà, sta uccidendo la società e la mente degli individui.O forse sono loro che preferiscono essere considerati automi? pagine di un libro che segnano il cammino di una nuova epoca,di nuovi traguardi raggiunti, di un nuovo stile di vita,da leggere riflettendo sulle parole del grande sociologo francese.
Le "sociologue" français -3 Settembre 2010
"Un nuovo spettro di dispersione è apparso, e in questo gioco sessuale a bassa definizione sembra proprio che passiamo dall'estasi alla metastasi, quella di innumerevoli piccoli dispositivi di trasfusione e di perfusione libidinale - microscenari della non sessualità e della transessualità in tutte le sue forme. Risoluzione del sesso nei suoi membri sparsi, nei suoi oggetti parziali, nei suoi elementi frattali" O come cesellare un pastone formalistico privo di referenti da poche nonchè banali idee. La prossima volta che sento definire Baudrillard "sociologo francese", giuro, rompo qualcosa.